Le trentanove associazioni di pazienti oncologici e oncoematologici del gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” hanno accolto con entusiasmo la presentazione della riforma della Sanità della Regione Lombardia che prevede, tra i diversi punti, il rafforzamento e l’istituzionalizzazione della presenza delle associazioni dei pazienti nei tavoli decisionali. I rappresentanti dei malati avranno la possibilità di presentare degli emendamenti alla riforma, che saranno esaminati dalla terza commissione Sanità.
«Siamo molto soddisfatti del fatto che la riforma della Sanità regionale lombarda istituzionalizzi il ruolo centrale delle associazioni pazienti nei tavoli decisionali, uno dei punti chiave sui quali ci battiamo a livello regionale e nazionale – ha dichiarato la monzese Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna onlus e coordinatrice del gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” – Questo rappresenta sicuramente un passo avanti e un messaggio forte. Così come è di grandissima rilevanza la possibilità di partecipare alla discussione sulla riforma stessa: le Istituzioni sono sempre più consapevoli del valore aggiunto che può rappresentare l’ascolto di chi è coinvolto in prima persona e che conosce meglio di tutti quali sono le questioni prioritarie nell’ambito della salute. Le associazioni del gruppo attive in Lombardia continueranno a far sentire forte la loro voce a sostegno dei diritti dei pazienti, come già fanno da tanti anni».
Annamaria Mancuso ha incontrato i rappresentanti dell’Intergruppo consiliare regionale “Insieme per un impegno contro il cancro” presieduto dal consigliere besanese Alessandro Corbetta, per aggiornare l’agenda delle priorità di assistenza e cura per i pazienti con tumore in Lombardia.
Ai lavori hanno partecipato anche il presidente della Commissione Sanità regionale, Emanuele Monti e la vicepresidente Simona Tironi. Le associazioni hanno presentato un documento congiunto che prende in esame alcune questioni quali la formazione dei volontari, la prevenzione primaria e secondaria, il rapporto tra ospedale e territorio, l’aggiornamento tecnologico e la digitalizzazione, e la costituzione di una piattaforma di associazioni che si occupano di oncologia in Lombardia, che possa essere integrata nella Rete Oncologica regionale.
« La decisione della Giunta di includere gli stakeholder del settore sanità all’interno dei tavoli decisionali è una decisione di portata storica – ha sottolineato Corbetta – E ancora di più lo è il fatto che le associazioni stesse potranno presentare degli emendamenti al provvedimento che verrà discusso in consiglio all’interno della terza commissione Sanità, che darà attenzione particolare alle istanze dei pazienti. Non possiamo che ritenerci soddisfatti di questo risultato. Il documento presentato dalle Associazioni contiene rilievi importanti, anche ai fini della disamina della riforma sanitaria da parte dei consiglieri regionali».