C’è tanta Brianza, anzi Brianze, nell’edizione 2023 di Guida alle Birre d’Italia realizzata da Slow Food, in arrivo in libreria e negli store digitali a partire dal 25 maggio: il debutto ufficiale del libro è al Salone del Libro di Torino e rappresenta il frutto del lavoro di 90 collaboratori distribuiti in tutto il Paese sotto il coordinamento dei curatori Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni.
“Oltre a voler offrire un’esaustiva quanto capillare istantanea del mondo brassicolo italiano di eccellenza, la Guida alle Birre d’Italia 2023 punta a raggiungere un pubblico sempre più ampio che coinvolga non solo gli esperti di settore, ma anche gli appassionati e i curiosi che muovono i primi passi nel riconoscere una birra di qualità” ha scritto il movimento nato a Bra e fondato da Patrini. “Tante sono le novità, tra cui spicca un’interessante sezione sui sidri, dove segnaliamo prodotti che hanno davvero molto da dire. Per darvi un assaggio del volume, sveliamo in anteprima, regione per regione, le Chiocciole e le Eccellenze di quest’anno, i due riconoscimenti più ambiti”.
Chiocciole ed Eccellenze: le birre della Brianza
E allora, appunto, le Chiocciole e le Eccellenze. Le prime riguardano le aziende “che ci piacciono in modo speciale per la qualità e la costanza dei loro prodotti, per il ruolo svolto nel settore, per i valori identitari e per l’attenzione al territorio e all’ambiente”. Come il il birrificio del Carrobiolo di Monza, fondato da Pietro Fontana, oppure il Birrificio Rurale di Desio, ma nella Brianza allargata si trova anche il Birrificio Lariano di Limido Comasco. Per quanto riguarda le Eccellenze, cioè le “aziende che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione”, nel monzese si trovano Alder di Seregno, Menaresta di Carate Brianza (i grandi pionieri dell’artigianato brassicolo in provincia), oltre fuori porta il Birrificio Lariano di Sirone, il Klanbarrique di Limido Comasco.