Era stato inaugurato nella primavera del 2014 ed era durato una manciata di mesi: poi l’ultima alluvione di Monza ne aveva compromesso le fondamenta tanto da obbligare il Consorzio parco e Villa reale a chiuderlo al pubblico e a puntellarlo con delle travi del legno che da allora, il 2015, sono riuscite a tenerlo in piedi nonostante minacciasse di crollare su se stesso.
E dire che all’inaugurazione era sembrato, nel suo piccolo, una svolta: un vero punto di informazioni dove trovare tutto il necessario per offrire una bussola ai tanti, tantissimi visitatori del parco, anche a quelli sistematici, come i runner, che lì avrebbero trovato degli armadietti per depositare gli oggetti personali prima di avventurarsi nella Reggia di corsa. Poi, appunto, la chiusura per rischio collasso. Sono passati quattro anni e cinque dalla sua inaugurazione e l’infopoint di Porta Monza si prepara a rinascere – permettendo tra l’altro di levare di fronte l’ingombrante struttura prefabbricata.
“Il 15 aprile 2019 si sono avviati ufficialmente i lavori per il recupero dell’edificio di Porta Monza. I lavori sono finanziati attraverso i fondi stanziati con l’Accordo di Programma per la valorizzazione del complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza e saranno ultimati entro il mese di luglio” scrive la Reggia annunciando l’intervento che intende rimettere in sento l’edificio costruito tra il 1805 e il 1825 “per ospitare l’appartamento del custode del portale d’accesso”, ricorda il Consorzio, che aggiunge: “La portineria si affaccia sull’ingresso carrabile in corrispondenza di viale Cavriga. All’Archivio di Stato di Lugano si conservano alcuni disegni di Luigi Canonica, nominato architetto nazionale e subentrato al Piermarini nella progettazione complessiva del parco e delle opere ad esso complementari, che riguardano la porta di Monza”.
La costruzione risale al periodo di Eugène de Beauharnais, vero artefice del parco. “Quest’ultimo fece riprendere i lavori con il dichiarato scopo di realizzare una tenuta modello e un luogo ideale di intrattenimento e di caccia per gli esponenti di governo. A Luigi Canonica spettò anche il compito di realizzare il lungo muro perimetrale che racchiude il Parco, risultato della lunghezza di oltre 14 chilometri”.
Inizialmente il casello era a due piani con pianta a T. Nel 1938, venne aggiunto un corpo di fabbrica più basso, “adibito in parte a residenza ed in parte a deposito. Quest’ultimo è stato trasformato nel corso degli anni, recuperando parte della superficie ad uso abitativo”.
Il cantiere iniziato in questi giorni prevede lavori per 105mila euro con il recupero dell’immobile “attraverso un intervento strutturale ed edile che avverrà tramite il consolidamento dell’edificio, il restauro conservativo oltreché il rifacimento e rifinitura nelle facciate esterne ed interne della copertura con il ripristino delle colorazioni originarie. Questo appalto prevede inoltre la rimozione e la bonifica dello strato di lastre in cemento-amianto presenti sotto il manto di copertura”. «Finalmente passano dalla carta al cantiere i lavori di ripristino dell’Infopoint – dice il sindaco e presidente del Consorzio Dario Allevi – Una postazione strategica per garantire uno spazio adeguato di informazioni e accoglienza turistica per i visitatori». «Un altro manufatto conosce una nuova vita attraverso il recupero. Tornerà ad essere punto di riferimento per l’accoglienza del pubblico. Si parte da Porta Monza per realizzare una rete di infopoint collocati agli ingressi principali del Parco» ha concluso il direttore della Reggia Piero Addis.