Ivano Ghidoni è il vigile del fuoco che si è gettato nelle acque gelide del lago di Como, a Colico, per prestare i primi soccorsi alle tre persone intrappolate nell’auto precipitata per quaranta metri martedì pomeriggio. Quarantacinque anni, vigile del fuoco esperto in servizio al distaccamento di via Sardegna, a Milano, è stato vigile del fuoco volontario, per anni, a Carate Brianza.
Si trovava da quelle parti dopo una gita con la famiglia per il compleanno della suocera e tutti insieme avevano appena visitato l’abbazia di Piona. Con la sua compagna, anestesista rianimatrice, ha estratto i passeggeri dall’auto mentre stavano arrivando i colleghi e le ambulanze.
Il racconto del soccorso ai tre finiti nel lago: “Ce l’abbiamo messa tutta”
Come lui stesso ha raccontato ad Ansa, dopo la visita all’abbazia, stava per ripartire, direzione capoluogo, quando ha sentito un un rumore come di un masso che cadeva e poi un tonfo fortissimo.
L’auto era già quasi completamente sommersa. L’acqua era molto torbida e le portiere incastrate. Ha quindi raccontato i dettagli dell’intervento, compiuti dopo aver nel frattempo chiamato il 112. Riuscito ad aprire la portiera posteriore della vettura ha estratto una delle persone alla quale la compagna del pompiere ha praticato il massaggio cardiorespiratorio. Quindi è stata la volta della portiera del guidatore dove si trovava la donna di 56 anni, bloccata dalla cintura di sicurezza, tagliata con un coltello fornito da un pescatore. Estratta infine la terza persona, incastrata fra i sedili. “Spiace che una persona sia deceduta, – ha detto Ghidoni all’Ansa – noi ce l’abbiamo messa tutta”.