L’originale mostra “Laudato Si’, effervescente naturale” è approdata nei corridoi del collegio Ballerini di Seregno. A presentare e spiegare i contenuti delle colorate tele a tutti gli studenti di via Verdi è stato monsignor Armando Cattaneo, attualmente residente a Milano e già vicario episcopale della zona V, e per oltre 20 anni coadiutore nella comunità della basilica san Giuseppe di Seregno, introdotto dal rettore don Guido Gregorini. Al loro fianco l’artista seregnese Luigi Belicchi, autore delle opere.
Pop art colorata al Ballerini di Seregno: tandem artistico Belicchi-Cattaneo
“La coloratissima mostra Laudato Si’ – ha spiegato monsignor Cattaneo – è composta da venti opere dipinte a mano da Luigi Belicchi, grafico-pittore, ciascuna con un titolo in stile fumetto. Una mostra che comunica con le immagini, che si esprime con il linguaggio contemporaneo della pop art, amata soprattutto da ragazzi e giovani. È dedicata proprio a loro. Illustra l’enciclica di papa Francesco “Laudato Si’”, apprezzata nel mondo come “Il manifesto” dell’ecologia integrale: facile, completo, concreto, decisivo per la sopravvivenza dell’umanità”.
Un tandem artistico, Belicchi-Cattaneo, che ha già riscosso grande successo lo scorso marzo a Milano con una mostra alquanto originale dal titolo “Il Crocifisso alla maniera di 22 maestri del Novecento interpretano la Croce”, che si era svolta nella chiesa di San Carlo al Lazzaretto di via Lecco.
Pop art colorata al Ballerini di Seregno: com’è nata la mostra
Il seregnese Luigi Belicchi ha affermato: “È la seconda collaborazione di tipo “artistico” che ho con il vulcanico monsignor Armando Cattaneo, dopo aver affrontato il tema della Croce. Monsignor Cattaneo aveva smesso le vesti di sacerdote per indossare quelle di un valido copywriter. Aveva preparato degli slogan per ciascuna opera, molto calzanti, creativi e ironici. A seguito del buon successo di quella mostra è nata l’idea di nuove tavole inerenti il tema dell’enciclica di papa Francesco, Laudato Si’. Con una mail mi ha esortato a immaginare come rendere in maniera visiva i tanti temi che compongono questa straordinaria enciclica”.
L’artista ha così proseguito: “Ho proposto la strada della Pop Art americana, quindi del mondo del fumetto e della pubblicità, un serbatoio di idee e immagini già stereotipate e di conseguenza molto semplificate e quindi memorabili. Ho individuato in particolare quattro artisti di questa corrente artistica, i più conosciuti: Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Indiana e Keith Haring. Soprattutto quest’ultimo è stato una vera miniera di stimoli visivi. Si tratta di un artista che ha creato un linguaggio universale riconosciuto e ha dato vita a una miriade di personaggi. La sua iconografia abbraccia anche temi universali quali: l’amore, il razzismo, l’ingiustizia sociale, la felicità, la gioia. Quindi quale migliore stile di quello che ha già “penetrato” il cuore e le coscienze di molti di noi, per adattarlo e fargli “dire” ciò che noi ci siamo prefissati di comunicare?“.
Pop art colorata al Ballerini di Seregno: “Stile del ‘900 Usa, idee e soluzioni nuove”
Questi venti dipinti a sfondo ambientale rimandano allo stile dei quattro maestri del ‘900 americano. “Solo lo stile– ha precisato Belicchi – le idee e le soluzioni sono nuove e mirano a rappresentare l’enciclica di papa Francesco che è molto teorica anche se pratica nella sostanza. Le immagini, sebbene stereotipate, aiutano a visualizzare meglio in maniera concreta i soggetti e le problematiche che coinvolgono l’intero globo”.