L’arte di Caravaggio spiegata a tutti al Bassi di Seregno

Una lezione di arte aperta a tutti per scoprire Caravaggio.

La formazione artistica di Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio è stata al centro  della seconda serata divulgativa di cultura artistica promossa dall’istituto Martino Bassi di Seregno, che ha avuto come brillante e documentatissima relatrice la docente di storia dell’arte, Elisabetta Gigante. L’evento si è svolto nella sala studio della biblioteca civica Ettore Pozzoli alla presenza di un folto pubblico. A dare il benvenuto agli intervenuti il dirigente scolastico Luigi Sabino e l’assessore alla cultura, Federica Perelli. Scopo dell’iniziativa portare la cultura artistica fuori dalle classi in una didattica outdoor che possa stimolare ed appassionare alla cultura artistica gli studenti e in generale la cittadinanza. Elisabetta Gigante ha ripercorso la formazione artistica di Caravaggio.

L’arte di Caravaggio spiegata dalla prof Gigante

La formazione provinciale dell’artista lombardo avvenuta lontano dai grandi centri del Rinascimento, Firenze, Roma e Venezia, ha portato alla definizione di quella “parlata alla lombarda” che ha contraddistinto l’intera produzione  dell’artista bergamasco, dalla formazione tutta milanese nella bottega di Simone Peterzano, fino alle opere romane fatte di soggetti profani, allegorici, scene di genere e le prime nature morte pure della tradizione pittorica italiana e nelle opere di soggetto sacro nella maggior parte dei casi rifiutate da una più convenzionale committenza  che non era ancora pronta ad aprire lo sguardo ad una pittura “inclusiva” fatta di un vero naturalismo privo di depurazione e accomodamenti delle forme ma che presentava una realtà fatta di vita vissuta, sperimentata e veritiera. Le opere sono state lette e  contestualizzate con le tappe di una vita particolare dal “temperamento focoso” che ha contraddistinto Michelangelo Merisi molto spesso romanzata dalla critica, ma con il suo luminismo e naturalismo ha saputo conferire alle sue tele una verità di rara grandezza. La serata si era aperta con un intervento musicale del musicista e docente  Nicola Ieriti. La musica  che accompagna l’arte e la bellezza artistica.  Il primo appuntamento del ciclo di tre incontri si era svolto nei primi giorni di marzo,  ispirato dalla mostra dedicata a Bosch e un altro Rinascimento. Dibattito culturale nell’analisi delle opere di Bosch in confronto con l’arte fiamminga del XV e XVI secolo, che  era ospitata al Palazzo Reale di Milano.