Garantire il miglioramento delle acque che dal Depuratore di Merone vengono immesse nel fiume Lambro. È questo l’obiettivo dell’innovativo sistema di affinamento che il presidente del Parco regionale della Valle del Lambro, l’avvocato Eleonora Frigerio ed Enrico Pezzoli, presidente di Como Acque e il sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba, hanno ufficialmente inaugurato e aperto al pubblico questa mattina dell’ambito delle manifestazioni organizzate per la Giornata Mondiale dell’Acqua 2019 “Diamo voce al Lambro”. Il progetto realizzato in meno di tre anni, è sviluppato nell’ambito del Contratto di Fiume, ed è stato finanziato (1 milione 900 mila euro) da Regione Lombardia, ed è inserito in un contesto più ampio di interventi sul Lambro cofinanziati dall’Unione Europea «Progetto Life+» e da Fondazione Cariplo.
La fitodepurazione è un sistema di trattamento delle acque reflue che riproduce i meccanismi di autodepurazione che avviene mediante l’azione combinata di un substrato di piante e microorganismi. L’impianto è stato realizzato in un’area di 10mila metri quadrati e servirà per per garantire il miglioramento delle acque che dal depuratore di Merone vengono immesse nel fiume Lambro con sistemi naturali delle acque che vengono raccolte dalla parte a monte (Alta Brianza e Triangolo Lariano), per poi immetterle nell’adiacente fiume Lambro
«Con l’impianto che oggi abbiamo inaugurato prende l’avvio un progetto che ha permesso la realizzazione di ecosistemi filtro per il finissaggio delle acque in uscita dal depuratore di Merone. Il sistema è principalmente volto al recupero della qualità del fiume e dei suoi habitat attraverso l’impiego di tecniche di fitodepurazione. Uno degli interventi, insieme a molti altri, che fa parte di un progetto più ampio di riqualificazione e salvaguardia del patrimonio naturalistico del fiume – ha spiegato l’avvocato. Eleonora Frigerio, presidente del Parco Regionale della Valle del Lambro – Questo progetto, il primo di questa entità a vedere la collaborazione così stretta tra un ente di depurazione e un Ente Parco, permetterà di salvaguardare ulteriormente il fiume Lambro con un impianto innovativo che migliorerà sensibilmente la qualità delle acque».