La super telecamera che ha incastrato Giardiello è stata inventata a Vimercate

VIDEO Si chiama Traffic Scanner ed è la super telecamera che ha incastrato Giardiello, l’omicida del tribunale di Milano: è stata creata dalla Infoprogect di Vimercate. «Brugherio è un comune pioniere».
Leonardo Benaglia, titolare dell’azienda, e il consulente esperto in traffico Massimo Zuccali
Leonardo Benaglia, titolare dell’azienda, e il consulente esperto in traffico Massimo Zuccali Redazione online

Ci sono due uomini dietro il Traffic Scanner, il sistema di registrazione delle targhe di Brugherio che ha incastrato il killer del Tribunale di Milano. Sono Leonardo Benaglia, 47 anni, titolare e project manager della Infoproget di Vimercate, azienda iscritta alla Confapi (Confederazione piccola e media industria) di Monza, e Massimo Zuccali, esperto di traffico.

È dalle loro competenze e dallo staff di Infoproget che è uscito un prodotto finora poco conosciuto, ma dotato di eccezionali potenzialità anche in campo investigativo. E il Comune di Brugherio, che lo possiede dal 2010, risulta un vero pioniere, anche perché la polizia locale ne ha condiviso l’accesso con l’Arma cittadina. «Questo passaggio è fondamentale per trasformare il sistema in una potente risorsa investigativa – spiega Benaglia -: se i carabinieri non avessero avuto la licenza, la settimana scorsa probabilmente non sarebbe stato possibile arrestare l’omicida».

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La condivisione dei sistemi con questure e prefetture, dicono i due “padri”, porterebbe una rivoluzione nel mondo delle indagini criminali con vere e proprie “blacklist” condivisibili dai poli opposti della penisola, ma con tutte le tutele della Privacy per chi di volta in volta fa ricerca. Il Traffic Scanner oggi è in dotazione a una decina di Comuni del Nord Italia.

«È nato pochi anni fa, nel 2009 -spiegano Benaglia e Zuccali- commissionato dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Sondrio per gestire i controlli di frontiera a Livigno senza usare il personale». A Brugherio ci sono 36 telecamere in 18 varchi stradali del territorio che registrano tutte le targhe di in transito. Dal varco di via Adda, per esempio, ovvero quello che ha incastrato il killer, transitano mediamente 11mila veicoli in uscita al giorno e 8mila in ingresso.

Il Traffic scanner consente di fare monitoraggi per fasce orarie o per tipo di mezzo, con rilievi sulle merci pericolose, sui tempi d’attesa o sul volume di traffico esterno al Comune. «Questo meccanismo è stato usato per esempio per dimostrare che 60mila veicoli a giorno passano da Brugherio per raggiungere Milano – hanno spiegato dalla Infoproget – e che quindi il prolungamento della metro è essenziale». Ma traffico a parte è sulle investigazioni delle forze dell’ordine che il Traffic Scanner può fare la differenza. Se si raggiungessero gli obiettivi auspicati dai due imprenditori, ovvero l’espansione ma anche l’integrazione con videocamere già esistenti su tutto il suolo nazionale, sarebbero possibili per esempio “pedinamenti digitali” di vetture “attenzionate”, come quelle dei grossi trafficanti di droga e verifiche su eventuali auto civette che viaggino regolarmente a qualche chilometro di distanza. I costi sono alti (10-15mila euro a postazione), ma i risultati lo sono altrettanto.