La rissa e le coltellate: tre minorenni di Vimercate arrestati per rissa e tentato omicidio

Tre 15enni residenti a Vimercate sono stati arrestati dopo una rissa finita a coltellate in piazza Marconi, uno è stato portato al Beccaria di Milano
I carabinieri di Monza e Brianza

La vittima aveva riportato “vistose ferite alla schiena procurate da fendenti sferrati con un’arma da taglio”. Soccorso in codice rosso fu operato all’ospedale di Bergamo. Una volta ripresosi raccontò ai carabinieri di Vimercate di essere stato aggredito durante una rissa tra due gruppi di sudamericani, in piazza Marconi, nella cittadina brianzola. Era il 1° maggio.

A distanza di quasi tre mesi gli uomini dell’Arma hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip presso il Tribunale per i Minorenni di Milano nei confronti di tre minorenni residenti a Vimercate, ritenuti responsabili dei reati di rissa aggravata e tentato omicidio in concorso. Uno, un 15enne di origine peruviana è stato arrestato e portato al Beccaria di Milano, gli altri due, coetanei e di origine peruviana e del Marocco saranno collocati in comunità.

La rissa a maggio a Vimercate, le indagini dei carabinieri e gli arresti

Il provvedimento è stato emesso sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dall’Arma locale. Dopo la testimonianza del ferito, un 35enne ecuadoriano già noto alle forze dell’ordine, i carabinieri avevano rintracciato anche un 43enne di origine peruviana, a sua volta ferito con arma da taglio e poi ricostruito la vicenda con l’identificazione e la convocazione dei presenti, sentiti in caserma.

Acquisite anche registrazioni degli impianti di videosorveglianza della zona dei fatti che, da quanto ricostruito, avevano avuto origine in un locale dove il 35enne avrebbe offeso per futili motivi un minore di origine peruviana. La lite era proseguita all’esterno del locale coinvolgendo altre persone, di cui 3 maggiorenni e altrettanti minorenni. Era seguita la rissa durante la quale il 15enne di origine peruviana, spalleggiato dagli altri due arrestati, avrebbe colpito ripetutamente con un’arma da taglio il 35enne, poi trasportato in codice rosso in pericolo di vita presso l’ospedale di Bergamo, dove era stato sottoposto a un delicato interventi chirurgico.