La Provincia di Monza e Brianza è in vendita per 10 milioni (iva esclusa)

La parabola del sogno autonomista si conclude: mentre è in corso il trasloco verso l’area IV novembre, ultimo atto della dismissione. In vendita la palazzina storica della Pastori Casanova sede del consiglio e della giunta della Provincia di Monza. Per 10 milioni, iva esclusa.
La Provincia di Monza e Brianza è in vendita per 10 milioni (iva esclusa)

Poco più di 10 milioni, Iva esclusa: è il valore della palazzina liberty di via Grossi, il pezzo più pregiato tra gli immobili messi in vendita dalla Provincia con l’obiettivo di fare cassa. E con l’intenzione di rientrare esattamente del prezzo pattuito all’acquisto stipulato tra 2010 e 2011 dalla giunta di Dario Allevi, dopo un primo periodo in affitto.

L’edificio abbandonato da alcune settimane è il malinconico simbolo della breve vita dell’ente brianzolo: le bandiere sono scomparse dalla facciata, un pesante portone grigio nasconde l’elegante portale a vetri decorato e un lucchetto già arrugginito chiude il cancello di ingresso. Del sogno autonomista cullato da decenni dal nostro territorio e incarnato dalla sede di rappresentanza ormai rimangono solo le rate del mutuo ancora da pagare (ma non è chiaro quanto manchi).

L’elenco dei beni finiti sul mercato comprende anche la vecchia caserma dei Vigili del fuoco di via Mauri, tredici appartamenti a Limbiate, alcune porzioni dell’ex ospedale psichiatrico Antonini tra cui l’ex cral, parecchi terreni di scarso pregio in diversi comuni, perlopiù lungo strade provinciali. I responsabili dell’ente contano di ricavare dalle dismissioni poco meno di 15 milioni di euro nel 2015, 2.070.000 nel 2016 e 3.100.000 l’anno seguente. I loro auspici, però, quasi sicuramente resteranno sulla carta dato che potrebbero riuscire a piazzare solo qualche alloggio e, come accaduto negli ultimi anni, gli attuali inquilini avranno il diritto di prelazione. Per riscattarli saranno sufficienti alcune decine di migliaia di euro dato che le abitazioni, costruite oltre cinquant’anni fa, sarebbero da ristrutturare e ammodernare.

Dal piano delle alienazioni, approvato la scorsa settimana dal consiglio brianzolo con l’astensione della Lega Nord, sono stati stralciati gli uffici di piazza Cambiaghi, messi all’asta più di una volta e rimasti senza un acquirente. La decisione è stata dettata dalla impossibilità temporanea di spostare in via Grigna il server che gestisce computer e telefoni di tutti i settori: la vecchia sede, del resto, ha aperto le porte ai dipendenti del comparto agricoltura fino a qualche settimana fa distaccati a Limbiate e all’Ato, l’Ambito ottimale che coordina le politiche idriche in Brianza, che versa un canone. A breve, inoltre, una parte del secondo piano potrebbe essere affittato a un’altra istituzione. Prosegue, intanto, il confronto tra la Provincia e la Regione, interessata a spostare la propria sede monzese da piazza Cambiaghi all’ala vuota del palazzo di via Grigna. La coabitazione consentirebbe ai due enti di razionalizzare gli spazi e abbattere le spese di gestione della struttura.

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