La letterina vola, il post sui social supera i confini delle province: la storia di Natale di Carlo e Ettore

Una storia di Natale nata in un giardino e risolta grazie ai social: è stato condiviso anche in Brianza il post per trovare il piccolo Ettore.

Carlo Beccalli è stato protagonista, senza nemmeno volerlo, di una piccola favola di Natale. Lo scorso sabato una busta rosa indirizzata a Babbo Natale e legata a tre palloncini è atterrata nel suo giardino di casa, a Bosisio Parini. Dentro la busta c’era una letterina scritta da Ettore, con l’elenco dei suoi desideri: una tromba, un violino, un elfo (ma non uno qualsiasi, uno capace di animarsi di notte) e una macchina in grado di arrampicarsi sui muri. E anche un piccolo cuoricino rosso, un omaggio lasciato da Ettore per Babbo Natale.

La letterina vola, il post sui social supera i confini delle province: centinaia di condivisioni anche dalla Brianza

Una letterina semplice che ha commosso Carlo che ha deciso di provare a cercare il piccolo proprietario di quella missiva speciale. Beccalli ha pubblicato un messaggio sui social iniziando dalle pagine dei paesi più vicini, aggiungendo anche Como e Lecco. Un post diventato virale e ricondiviso centinaia di volte e che ha superato i confini di ben cinque province: Lecco, Como, Milano, Varese e arrivando anche sulle pagine social dei comuni della Brianza, da Monza a Lissone, e poi Desio, Villasanta, Carate, Nova, Concorezzo. Non ha lasciato nulla di intentato. 

«Sulla busta non c’era l’indirizzo – racconta – ho provato a lanciare il mio appello nei paesi intorno anche perché io ho trovato la busta in giardino sabato 9 dicembre, e so che da queste parti è tradizione che i bambini lancino in cielo le loro letterine per Babbo Natale nel giorno dell’Immacolata».

La letterina vola, il post sui social supera i confini delle province: «Mi sento un po’ Babbo Natale»

Il passaparola e le ripetute condivisioni hanno dato frutto e in meno di due giorni Carlo ha trovato Ettore. «Mi ha scritto una mamma dicendomi di conoscere Ettore. Mi ha messo in contatto con i genitori». I palloncini di Ettore hanno viaggiato per poco più di dieci chilometri, da Eupilio a Bosisio Parini, ma il viaggio della storia rimbalzata sui social ha fatto molta più strada: «Sono rimasto stupito e commosso dai tanti commenti che ha ricevuto il mio post: ha superato il migliaio tra condivisioni e visualizzazioni».

La storia potrebbe finire qui, ma Carlo ha voluto regalare al piccolo Ettore un Natale davvero magico: «Ho scelto di donargli alcuni dei regali che aveva indicato nella lettera. Li consegnerò, ovviamente a sua insaputa, ai suoi genitori nei prossimi giorni. Mi sento un po’ Babbo Natale, ed è una bella sensazione».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.