La Lega di Carate Brianza perde un pezzo in consiglio comunale: Davide Teruzzi lascia il partito

Davide Teruzzi, consigliere comunale della Lega a Carate Brianza, ha lasciato il partito di Salvini: ecco le sue motivazioni.
Davide Teruzzi
Davide Teruzzi

Davide Terruzzi lascia la Lega. Ad annunciarlo è stato lo stesso consigliere, il più giovane del partito in ula, in apertura dell’ultima seduta di Consiglio comunale di Carate Brianza convocata giovedì 16 dicembre. Terruzzi, 21 anni, resterà comunque in carica come consigliere comunale, rappresentando se stesso e mantenendo tutte le sue funzioni politiche. In aula ha infatti garantito piena fiducia al sindaco. «Da diverso tempo mi trovo in una situazione di disagio all’interno del gruppo a cui appartengo. Ed è una situazione che non è riconducibile ad una normale dialettica all’interno del gruppo stesso, ma una diversità di vedute e scelte da me non condivise», ha dichiarato il consigliere in una comunicazione in apertura della seduta di Consiglio, per poi sottolineare: «Quindi, per queste motivazioni, da questa sera dichiaro ufficialmente la mia indipendenza. Onde evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione tengo anche a precisare che sono fiero di appartenere a questa maggioranza e, allo stesso tempo, ribadisco pieno appoggio e immutata fiducia al sindaco». Ma le motivazioni che hanno portato Terruzzi a lasciare il partito, come ha dichiarato lo stesso consigliere a margine del Consiglio, sono ben più di una semplice “diversità di vedute”.

«Ho voluto evitare eccessive polemiche in Consiglio, perciò ho preferito parlare di scelte non condivise. In realtà oltre alla scelta di silurare un bravo assessore, scelta che continuo a pensare decisamente delirante, sono stato (senza nemmeno essere avvisato) rimosso da una commissione di mia competenza», ha chiosato il consigliere riferendosi alla sfiducia incassata la scorsa estate dall’ex assessore Alessandro Terraneo dal suo stesso gruppo politico locale, da cui Terruzzi aveva preso le distanze. «Oltre alla mia rimozione dalla commissione, che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, c’è un discorso molto ampio che riguarda la mia esclusione dalla vita del gruppo della Lega partito da due giovani personaggi che va avanti da anni», ha aggiunto Terruzzi, motivando il suo allontanamento dalla Lega. «Ricordo un episodio nel quale difesi un assessore non della Lega attaccato da un membro della Lega. Non mi importa il partito di appartenenza, io non abbasserò mai la testa per accettare qualcosa che non penso. Da quel momento non sono più stato nelle grazie di alcuni membri della Lega di Carate».

Tra gli episodi che lo testimoniano, ad esempio, il mancato “rinnovo” del tesseramento come militante della Lega. «Da quando il segretario è diventato Gaia Torrente il mio tesseramento è finito nel dimenticatoio come la successiva tessera. Non mi sembra giusto che un consigliere della Lega, tesserato dal precedente segretario senza alcun problema, poi debba essere emarginato e nemmeno tesserato», ha aggiunto Terruzzi, per poi rimarcare la dose. «Per questo e per altri episodi, pensavo già da tempo di lasciare il partito ma quando ho appreso da altri che ero stato rimosso dalla commissione sono stato ben contento di lasciare nel suo brodo chi benissimo se lo merita. Ci tengo a dire che sono soddisfatto ad essermene andato da un malsano ambiente di guerra interna e di sciabolate alle spalle».

Con l’uscita di Davide Terruzzi, scendono così da 5 a 4 i consiglieri della Lega in aula. Rimangono, oltre al presidente del Consiglio comunale, Maurizio Schena, la consigliera Alessia Scotti, capogruppo del partito, Gaia Torrente e Fausto Giacinto Mino dei Molinari.