La Concorezzese taglia dieci ragazzini, il sindaco convoca la società

Il caso di calciatori non ritenuti idonei a proseguire con la Concorezzese e "tagliati" viene portato dal sindaco che chiama la società.
Calcio giovanile
Calcio giovanile

Piccoli calciatori non ritenuti idonei a proseguire il percorso con la Concorezzese: i genitori portano il caso a conoscenza del sindaco che chiama a colloquio la società. 

La Concorezzese taglia dieci ragazzini al passaggio agli Esordienti, le famiglie vanno dal sindaco

È quanto successo nelle scorse settimane tra i campi da calcio di via Pio XI e la sede comunale. Il pomo della discordia è la decisione della GSD Concorezzese di non far proseguire il percorso all’interno della società ad alcuni piccoli giocatori, classe 2011, in procinto di passare dalla categoria Pulcini alla categoria Esordienti.
Una scelta che è stata comunicata ai genitori dei calciatori interessati e che a loro volta l’hanno riportata in comune: «L’amministrazione è stata formalmente contattata da alcuni genitori – ha spiegato il sindaco Mauro Capitanioche hanno espresso il proprio malcontento per la scelta effettuata dall’associazione sportiva. Sapevano che da due squadre da 12 se ne sarebbe formata una da 18 ma hanno lamentato il fatto che la società avrebbe preso la decisione di non far proseguire il percorso alla squadra con i giocatori meno pronti, tutti di Concorezzo, per far spazio ad altri calciatori più promettenti che arrivavano da altri paesi. A fronte di questa segnalazione ho convocato la società che ha motivato le scelte spiegando che le decisioni erano state prese sostanzialmente per motivi di attitudine allo sport e comportamenti tenuti dai giocatori durante questi anni».

La Concorezzese taglia dieci ragazzini, il sindaco sul “ruolo sociale”

Per il sindaco però un aspetto che deve essere trascurato è il fatto che le società avendo in utilizzo strutture comunali devono prestare attenzione anche al ruolo sociale che hanno per il paese: «Abbiamo voluto ribadire però in modo deciso alla società è che, pur avendo la Concorezzese il diritto di gestire in autonomia le strutture che ha in concessione non deve essere però trascurato il ruolo educativo e inclusivo che ha verso i ragazzi di Concorezzo. Anche perché il comune ha investito parecchio sulle strutture sportive comunali ma se le scelte vengono effettuate prettamente per lo sviluppo agonistico allora dovremmo rivedere il modello». 

La Concorezzese taglia dieci ragazzini e difende il proprio operato

La società però difende il proprio operato: «Quella dei taglio è una scelta che dobbiamo effettuare ogni anno nel passaggio di categoria – spiega dalla società biancorossa Corrado Dal CornoI bambini a cui è stata comunicata la scelta sono 10, li abbiamo cresciuti noi, e le motivazioni sono diverse. Da chi ha mostrato poca attitudine per il calcio a chi invece ha tenuto una serie di comportamenti poco idonei». L’associazione ha ribadito però la propria autonomia sulle scelte: «In tutto abbiamo 300 iscritti, più della metà sono di Concorezzo – prosegue Dal Corno – Il valore sociale si vede anche dalle diverse attività come il centro estivo che abbiamo organizzato con l’aiuto del comune. Per quanto riguarda i giocatori che arrivano da altri comuni la società ha anche degli obiettivi sportivi, che la nostra è una società che si auto sostiene e che la prima squadra è formata da persone provenienti dal nostro vivaio».