La Cgil: rischio chiusura del pronto soccorso di Carate e della psichiatria di Desio

La Fp Cgil di Monza denuncia il rischio chiusura estiva per il pronto soccorso di Carate Brianza e la psichiatria di Desio.
L’ospedale di Carate Brianza
L’ospedale di Carate Brianza

Pronto soccorso di Carate e Desio e Psichiatria di Desio a rischio alle porte dell’estate. E il motivo sarebbe la carenza di personale. A denunciarlo è la Cgil di Monza e Brianza, che sottolinea le difficoltà di personale all’Asst Brianza.

“Alla carenza medica si associa anche quella del personale del comparto, in primis quella relativa al personale infermieristico, ostetrico e OSS che sta seriamente compromettendo gli standard assistenziali nella maggior parte dei settori aziendali, sia ospedalieri che territoriali”, ha detto Susanna Cellari, Fp Cgil. Le carenze di personale per il sindacato avrebbero ricadute soprattutto sui pronto soccorso dei due ospedali e in particolare quello di Carate Brianza.

Una decisione simile, aggiunge Cellari, determinerebbe “un conseguente impatto sul pronto soccorso di Desio che si trova già in precarissime condizioni. Una chiusura del PS determinerebbe altresì forti criticità sul punto nascite di Carate, la cui utenza accede in larga parte tramite il pronto soccorso, con conseguente probabile riduzione del numero dei parti annui e rischio di chiusura anche di questo settore se si dovesse scendere sotto i numeri minimi previsti”.

Il sindaco fa appello anche ai rappresentanti politici del territorio perché “facciano la loro parte, per intervenire sull’azienda, ma soprattutto su Regione Lombardia, per scongiurare azioni negative i cui riflessi a lungo termine determineranno forti criticità sull’intero presidio di Carate”, senza contare la situazione della Psichiatria di Desio che, dice la Fp Cgil, “non è presunta ma certa e avverrà entro il 17 maggio a causa della grave carenza di medici psichiatri”.

“La direzione aziendale ci ha assicurato la  temporaneità di questa chiusura in attesa delle nuove assunzioni che dovrebbero entrare in servizio in autunno – spiega Cellari –, ma la nostra attenzione resta alta, in quanto la carenza dei psichiatri impatta anche sui servizi psichiatrici territoriali che potrebbero subire anch’essi delle notevoli ripercussioni e riduzioni di prestazioni, senza contare il fatto che la chiusura della psichiatria di Desio, impatterà altresì su tutto il bacino di utenza afferente ai vari Cps della zona nord-occidentale della nostra provincia e sulla psichiatria di Vimercate, che dovrà necessariamente ampliare il numero dei posti letto”.