Non solo l’elettrico, che rimane un’alternativa, ma anche altre possibilità come i carburanti rinnovabili per salvare i motori endotermici: in quanto a obiettivi di sostenibilità ambientale, imposti dalla Commissione Europea, e che il ‘sistema lombardo’ condivide pienamente, la Regione Lombardia ha una sua posizione, esposta dall’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi a Pamplona, mercoledì 7 novembre, durante la seconda conferenza annuale dell’Alleanza delle Regioni Europee dell’Automotive.
Nove le regioni italiane dell’automotive appartenenti all’Alleanza, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Veneto e Umbria, oltre a 25 regioni europee dei principali paesi del Continente, Germania, Spagna e Francia: “territori che insieme fanno un pil di 5mila miliardi di euro, il 34% di quello europeo, l’8,7% superiore di quello medio europeo, e rappresentano 134 milioni di cittadini, il 31% della popolazione della Comunità Europea”, spiega l’assessorato.
L’Alleanza dell’Automotive: una rete politica per la “neutralità tecnologica”
Si tratta di una “rete politica di regioni impegnate a realizzare la transizione dell’industria automobilistica e del relativo indotto in Europa” e punta a “riunire i territori con un tessuto industriale specializzato nel settore automobilistico e un forte indotto”. Tra i principali obiettivi c’è quello di “rafforzare gli ecosistemi industriali regionali e stimolare la creazione di valore, tutelando la coesione economica e sociale dei territori”. Durante la plenaria è stata confermata la presidenza dell’Alleanza per il 2025 all’Italia, con la Lombardia, nella persona dell’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi che diventerà presidente.
La tesi lombarda si riassume in due parole ‘neutralità tecnologica’, cioè: “l’Europa non deve imporre ai cittadini quale tipo di automobile utilizzare, ma concentrarsi sulla definizione degli obiettivi ambientali lasciando la libertà sulle modalità di raggiungimento ai singoli territori”. La Lombardia nel marzo 2022 ha iniziato un percorso in difesa della filiera dell’automotive ed è arrivata a uno studio, preparato, su richiesta di Regione Lombardia, dal Cluster Lombardo della Mobilità che comprende la filiera del settore, dalle università, dai centri di ricerca e dalle associazioni di categoria: “che conferma la forza e le grandi potenzialità dei carburanti rinnovabili, in grado da subito di abbattere le emissioni”. Presentato pubblicamente il 20 luglio 2023, il giorno seguente è stato inviato al Governo.
Non solo elettrico, per la sostenibilità anche l’alimentazione a idrogeno e con combustibili alternativi
Nel documento ufficiale firmato a Pamplona da tutte le 34 regioni dell’Alleanza delle regioni europee la Lombardia ha fatto inserire un apposito paragrafo che recita: “I regolamenti europei devono tenere conto dell’impatto esercitato sull’economia regionale dalle misure volte a mantenere e rafforzare la competitività dell’intera catena dell’industria automotive europea e raccomanda di tenere conto delle varie soluzioni tecnologiche (ad esempio l’elettrificazione, le tecnologie dell’idrogeno e i combustibili alternativi) che possono anch’esse svolgere un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione”.
Guidesi parla di una: “battaglia di equità della Regione per tutelare una filiera di circa 15mila lavoratori solo nella locomotiva d’Italia e 70mila in tutto il Paese. Lo stop del motore endotermico – dice – provocherebbe infatti l’interruzione di molte attività per l’impossibilità di gestire una riconversione con il conseguente crollo dell’intera filiera automotive ed il rischio di una perdita di competitività del settore produttivo europeo nello scenario globale, a vantaggio principalmente della Cina”.
La Lombardia: “per scongiurare una tempesta economica e sociale ha voluto confermarsi capofila nella difesa e nel sostegno alle imprese, grazie sia al lavoro di sistema che rende più ‘autorevoli’ le istanze presentate alle istituzioni sovraregionali sia influenzando le posizioni ufficiali della più importante istituzione europea dell’automotive, appunto quella dell’Alleanza delle 34 regioni”.
La Lombardia punta a dimostrare entro il 2026, quando la Commissione Europea valuterà i dati delle emissioni e quelli del consumo di carburanti ed energia, l’affidabilità, in ambito ambientale, dei carburanti alternativi. “Grazie al lavoro fatto in Lombardia, nel 2026 saremo in grado di dimostrare il raggiungimento degli obiettivi ambientali di mobilità continuando a utilizzare i motori endotermici; la scienza, la ricerca e l’innovazione vinceranno sull’ideologia e sull’irrazionalità; questo accadrà ovviamente se saremo lasciati liberi di agire, senza il cambio degli obiettivi, ma in piena neutralità tecnologica”, è la tesi dell’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi.