Il sapore della Brianza: nasce l’associazione dei produttori di luganega di Monza

Presentazione ufficiale lunedì 21 novembre alla Reggia per l'associazione che raccoglie i custodi dell'insaccato tradizionale.
L'associazione produttori della luganega di Monza alla VIlla reale
L’associazione produttori della luganega di Monza alla Villa reale Fabrizio Radaelli

Una tradizione antica che per la prima volta trova l’unione fra i suoi protagonisti: sono i produttori della luganega di Monza, l’insaccato tradizionale della Brianza, che hanno presentato la loro associazione alla Reggia monzese nel pomeriggio di lunedì 21 novembre.

E no: non è quella dei supermercati, che è una normale salsiccia. Come ha insegno Gigi Viganò di Verano Brianza per anni, la vera luganega ha delle caratteristiche indeclinabili che la corredano di un bouquet specifico, figlio di tagli specifici del maiale, di marsala e vino bianco, di ricette segrete di spezie, di brodo e di grana padano (proprio così, bandito il parmigiano, per gusto filologico).

L'associazione produttori della luganega di Monza alla VIlla reale
L’associazione produttori della luganega di Monza alla Villa reale

L’associazione è aperta: chiunque potrà aderire proponendo il suo prodotto nonostante per ora non ci sia traccia di un disciplinare di produzione (l’elemento essenziale perché un prodotto agroalimentare sia davvero unico e riconoscibile) ma chissà, forse verrà il suo tempo, dal momento che il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta, che ha promosso e sostenuto la nascita dell’associazione, fa riferimento al fatto che se fossimo in un altro territorio o in un’altra regione probabilmente esisterebbe già una dop e un consorzio di tutela.

L'associazione produttori della luganega di Monza alla VIlla reale
L’associazione produttori della luganega di Monza alla Villa reale: Alessandro Corbetta con i macellai

Luganega di Monza: le ragioni dell’associazione

Perché ci siano dop e perché abbia senso un consorzio serve appunto un disciplinare di produzione: regole comuni. Che in qualche modo ci sono, ma sono per ora un minimo comune denominatore di grana, brodo, vino. Poi ognuno custodisce la sua tradizione, di solito familiare. “L’associazione intende sviluppare ricerche e studi sulle tradizioni della Brianza e sui suoi prodotti tipici, in particolare sulla luganega di Monza – dice di sé la realtà presieduta da Aurelio Sala, macellaio di Villa Raverio -. L’obiettivo è quello di promuovere le usanze brianzole in tutta Italia e all’estero, attraverso una fattiva collaborazione tra i produttori e il mondo della ristorazione. Tutto ciò, favorendo la cultura del prodotto a Km 0 e la filiera corta. L’associazione, inoltre, intende salvaguardare, aggiornare e tramandare le arti e i mestieri del settore”. All’esordio sono nove, distribuiti tra Besana in Brianza, Seregno, Casatenovo, Verano e Costa Masnaga, Triuggio, Inverigo e Briosco.

Luganega di Monza: il saluto della Mabilia

L'associazione produttori della luganega di Monza alla VIlla reale
L’associazione produttori della luganega di Monza alla Villa reale: Aurelio Sala

Nel frattempo a tenere a battesimo alla Reggia di Monza l’associazione dei produttori di luganega ci hanno pensato con Corbetta altri consiglieri regionali della Lega, come il lazzatese Andrea Monti e il presidente del consiglio lombardo Alessandro Fermi (oltre ai contributi video del presidente Attilio Fontana e dell’assessore all’agricoltura del Pirellone, Fabio Rolfi), e poi la Mabilia, o meglio il monzese Enrico Dalceri, che dal 1999 è nella compagnia teatrale dei Legnanesi. “Anche loro – ha detto parlando dei produttori – fanno come noi un lavoro con passione e con il cuore, trasmettendo una tradizione”.

Per Corbetta “lo scopo dell’associazione è proprio quello della valorizzazione della luganega quale prodotto tipico brianzolo, con eventi, convegni, manifestazioni, collaborazioni tra i produttori e il tessuto socio-economico e culturale del territorio. È stato un onore per me – ha concluso – esortare queste macellerie, salumerie, i produttori del nostro territorio a realizzare questa associazione”.