Per tutti lui è il pirata Gianmaria e quella è la sua scogliera. Sua perché l’ha presa in adozione dopo aver sottoscritto quattro anni fa un accordo con l’ex sindaco di Bogliasco, Luca Pastorino, per la pulizia e la manutenzione dell’area. Gianmaria Camisasca, cinquant’anni e una vita spesa a metà tra il capoluogo della Brianza e il piccolo comune della riviera ligure, da Monza è già tornato a prendersi cura dei suoi scogli proprio nei giorni scorsi ed è pronto a trascorrere la stagione in riva al mare. Ad aiutarlo la sua “ciurma”, costituita da bambini e ragazzi di Bogliasco, a cui insegna ad avere cura dell’ambiente e a rispettarlo.
Lo “scoglio della tranquillità e della pulizia”, come indica un cartello posizionato nei pressi della discesa al mare, è una vera e propria oasi di silenzio: “Siete pregati di non disturbare e di non inquinare”, si legge poco sotto. «Negli giorni scorsi ho sistemato alcuni muretti, posizionato transenne e abbellito l’area con alcune piantine – ha spiegato il “pirata” – durante gli anni abbiamo recuperato lettini, realizzato una piccola doccia, messo a disposizione dei posacenere. C’è anche una corda che aiuta a entrare in acqua e a risalire sugli scogli, per chi è più in difficoltà». Camisasca è orgoglioso del suo lavoro: «Amo Bogliasco – ha spiegato – sono nato poco distante da questa scogliera e non potevo che trovare il modo di prendermene cura, per rendere l’area più vivibile e più ordinata per me e per tutte le persone che desiderano frequentarla».
Accedere allo stabilimento del “pirata” monzese, aperto a tutti, è gratuito. «E non poteva che essere così – ha precisato – Vent’anni fa, quando sono tornato a Bogliasco dopo un periodo di lontananza, ho trovato questa scogliera abbastanza trascurata: non lo potevo accettare». Camisasca ha iniziato a prendersi cura della scogliera una decina d’anni fa e ha firmato il primo accordo con l’amministrazione nel 2014. «Un esempio da seguire per tutti» ha detto anche il nuovo sindaco confermandogli l’incarico.