Il pentastellato Fumagalli chiede alla Lega la revoca delle approvazioni dell’operazione tra Aeb e A2A

Gli obiettivi sono un'azione di responsabilità nei confronti del Cda di Aeb e il ripristino della situazione antecedente all'integrazione societaria
La sede di Aeb, in via Palestro a Seregno

Il dibattito sulla contestata operazione di integrazione societaria tra Aeb ed A2A, oggetto di un’indagine per turbativa d’asta appena conclusa dalla procura della Repubblica di Monza, che ha portato all’emissione di sei avvisi, con destinatari tra gli altri Alberto Rossi, sindaco di Seregno, e Loredana Bracchitta, presidente di Aeb, si arricchisce di una nuova puntata. Suo protagonista è Marco Fumagalli, già consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, con Tiziano Mariani, già capogruppo di Noi per Seregno nel consiglio comunale di Seregno, l’artefice della battaglia giudiziaria contro il matrimonio tra le due società.

Aeb-A2A: sollecitata azione di responsabilità nei confronti del Cda di Aeb

Marco Fumagalli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle
Marco Fumagalli, già consigliere regionale del Movimento 5 Stelle

«Apprendo a mezzo stampa -spiega Fumagalliche la Lega chiede le dimissioni del sindaco di Seregno. Se la Lega fosse coerente e rispettosa della legalità, dovrebbe in primo luogo revocare nei Comuni dove governa ogni delibera che abbia approvato l’operazione con A2A, in quanto illegittima, come affermano le sentenze del Consiglio di Stato passate in giudicato, e di conseguenza agire nei confronti degli amministratori di Aeb, con azione di responsabilità ai sensi dell’articolo 2393 bis del codice civile. I soci, che abbiano almeno il 20 per cento delle quote o delle azioni, possono proporre azione di responsabilità nei confronti del consiglio di amministrazione. Credo che la Lega possa farsi carico di raggiungere questo risultato, in quanto presente in grossi Comuni brianzoli».

Aeb-A2A: Fumagalli vuole il ripristino della situazione antecedente all’integrazione

Fumagalli ha quindi proseguito: «Di dubbi direi che non ce ne sono ed ormai dobbiamo attendere solo la magistratura penale, sempre che non intervenga prima la prescrizione. Quindi, se non si vuole solo parlare, ma al contrario si vuole fare qualcosa di concreto contro lo strapotere delle società quotate in borsa e contro una politica fatta di “Yes man e Yes woman” come strumenti di partiti sottomessi ai poteri forti, che la Lega si faccia carico di chiedere azione di responsabilità nei confronti del consiglio di amministrazione di Aeb. Di conseguenza alla revoca, i Comuni devono chiedere il ripristino della situazione antecedente all’operazione, con costi a carico di A2A, che ha tentato di trarre il massimo profitto alle spalle dei cittadini brianzoli».