Il nuovo Papa è Robert Francis Prevost, il nome Leone XIV

Il primo pontefice nordamericano, era prefetto dei vescovi: ha 69 anni. Nelle sue prime parole l'insistenza su una parola: la pace.
Conclave 2025: Robert Francis Prevost Papa Leone XIV - Media Vaticani
Conclave 2025: Robert Francis Prevost Papa Leone XIV – Media Vaticani

Il nuovo Papa è lo statunitense Robert Francis Prevost, Leone XIV: il 267esimo successo di Pietro alla guida della Chiesa cattolica. Ha 69 anni ed è prefetto del dicastero dei vescovi in Vaticano, nato a nato a Chicago il 14 settembre del 1955.

Il pontefice è stato eletto, agli occhi del mondo, alle 18.08, quando dal comignolo sulla Cappella Sistina c’è stata la fumata bianca. Al quarto scrutinio – uno la sera del 7 maggio, due nella mattina dell’8, una nel pomeriggio della stessa giornata – è stato eletto il successore di papa Francesco. Campane a festa e commozione in piazza San Pietro.

Sono bastate 24 ore per la scelta da parte dei cardinali elettori riuniti dal pomeriggio di mercoledì 7 maggio nella Cappella della Città del Vaticano sotto gli sguardi degli affreschi di Michelangelo.

Il suo motto da cardinale, quello già scelto come vescovo, ha ricordato Vatican News nel 2023, è “In Illo uno unum”, parole che Sant’Agostino ha pronunciato in un sermone, l’Esposizione sul Salmo 127, per spiegare che “sebbene noi cristiani siamo molti, nell’unico Cristo siamo uno“.

Il nuovo Papa è Leone XIV: le sue parole, la pace

Conclave 2025: Robert Francis Prevost Papa Leone XIV - Media Vaticani
Conclave 2025: Robert Francis Prevost Papa Leone XIV – Media Vaticani

La pace sia con tutti voi, fratelli e sorelle carissimi: questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Un saluto di pace, a tutti, a tutta la Terra. La pace sia con voi“, ha esordito insistendo molto sulla parola pace in tempi di guerre. “Questa è la pace di Cristo risorto, pace disarmata e disarmante, umile e perseverante, perché Dio ci ama tutti tutti incondizionatamente“.

Poi un pensiero applaudito al predecessore. “Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole e coraggiosa di papa Francesco che benediva Roma. Il Papa che benediva Roma dava la benedizione a tutto il mondo, quella mattina del giorno di Pasqua. Dio ci vuole bene, Dio vi ama, il male non prevarrà, siamo tutti nelle mani di Dio – ha aggiunto – Pertanto senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti, siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede, il mondo ha bisogno delle sua luce. Aiutateci anche voi, gli uni gli altri a costruire i ponti, con il dialogo, con l’incontro, per essere un solo popolo. Grazie a papa Francesco“.

E ancora: “Voglio ringraziare i fratelli cardinali che hanno scelto me come successore di Pietro, senza paura, per proclamare il vangelo, per essere missionari. Alla chiesa di Roma un saluto speciale, dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, come questa piazza con le braccia aperte“. Ha poi voluto parlare, prima dell’indulgenza plenaria, in spagnolo, quel Sudamerica che ha visto larga parte della sua vita pastorale.

Il nuovo Papa è Leone XIV: chi è stato Leone XIII

L’immediato predecessore nella scelta del nome è Leone XIII, al secolo Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci, pontefice dal 20 febbraio 1878 fino alla morte, il 20 luglio 1903: una scelta significativa dal momento che il pontificato arrivò in un periodo di grandi tensioni sociali ed ebbero come naturale esito l’enciclica Rerum Novarum, un testo fondamentale che ha riportato la Chiesa nel mondo, con una forte posizione proprio sulle questioni sociali, all’impegno attivo dei cattolici e alla fondazione della moderna dottrina sociale della Chiesa. Insomma, il Vaticano chiamò i fedeli a essere parte attiva della società con un’attenzione forte verso i poveri e i lavoratori. Fu, appunto, il Papa dei lavoratori.


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