Il futuro della provincia di Monza? È un’area vasta della Brianza costruita con Lecco e Como. Lo scrive il presidente Gigi Ponti in una lettera aperta destinata alle istituzioni come alle forze economiche del territorio.
“L’anno che si sta chiudendo ha segnato un punto di svolta nella storia delle Province – scrive – ci troviamo al centro di una riforma ambiziosa – ma complessa da mettere in pratica – che giorno dopo giorno sta trasformando queste istituzioni in Enti di area vasta, con un ruolo sempre più di cerniera tra Comuni e Regione. Ora siamo al punto di definire in modo compiuto l’identità di questi nuovi Enti: quali i confini che ci rendono un’area omogenea? Quali le alleanze da stringere per consentire alle energie migliori della Brianza di esprimersi e di far fruttare al meglio i propri talenti? A queste domande serve ora una risposta vera, meditata e non superficiale”.
Non più periferia di Milano e rafforzando una identità nuova. “Una risposta che parte dalla consapevolezza, ormai assodata, che questa terra non è una bella “periferia operosa” della città di Milano. Dopo aver conquistato faticosamente l’autonomia da Milano, grazie all’impegno dei Sindaci, non possiamo oggi ritagliarci un ruolo pur decoroso di distretto laborioso: ci meritiamo di più. E possiamo aspirare a qualcosa di più ambizioso”.
Una sfida sull’asse pedemontano. “La sfida dei prossimi mesi sarà la capacità per questa terra di tessere collaborazioni tanto proficue quanto leali, fondate sul rispetto e sul riconoscimento reciproco, senza svilire le autonomie, senza generare periferie: ecco perché la Brianza deve guardare anche a Como e a Lecco come possibili partner naturali per sviluppare un progetto di rete in grado di competere con le aree più sfidanti del Paese. È su questo asse pedemontano che si è sviluppato nel tempo quel ‘saper fare’ che è il tratto distintivo della nostra terra: è il suo brand. Per questo accolgo con favore la proposta lanciata qualche giorno fa dal Sindaco di Lecco, Virginio Brivio, per istituire fin da subito un tavolo di lavoro che ci consenta di costruire insieme, da protagonisti, l’area vasta della Brianza, senza subire imposizioni di confini calate dall’alto”.
“Proprio per questo motivo ritengo che la nostra Camera di Commercio MB, in ragione della sua storia, non debba scegliere oggi di ritornare al passato senza aver aperto un tavolo serio di discussione su questi temi. Proprio insieme a Camera di Commercio, in questi anni, abbiamo maturato un knowhow prezioso che ha dato risultati eccellenti per la Brianza, ci ha fatto crescere, e ha dimostrato la preziosa capacità di saper intercettare bisogni e aspettative del territorio, proponendo risposte e soluzioni concrete su diversi fronti: le scuole e la formazione professionale, la pianificazione territoriale, la mobilità, la tutela dell’ambiente, il lavoro e i problemi dell’occupazione, e tanto altro ancora an partire dai brillanti risultati connessi ad Expo2015.
Made in Brianza. “Se nel contesto globale è del tutto anacronistico arroccarsi dentro i propri confini, accettiamo la fatica di costruire alleanze buone, che non escludono il capoluogo Milanese, ma che abbracciano anche le Province di Lecco e Como, con le quali sono già state consolidate partnership proficue. Sono certo che così il “Made in Brianza” di cui andiamo tutti tanto fieri, potrà rispondere a testa alta alle sfide del cambiamento e dell’innovazione: sfide che intendiamo raccogliere appieno e per le quali consideriamo Regione Lombardia un alleato sincero”.