Il ciclone Salvini ad Arcore tra migranti, Saviano, grandi opere e mafia. E gli immancabili selfie

Bagno di folla in Brianza per Matteo Salvini. Il ministro degli Interni lunedì 6 agosto sera ha presenziato alla festa della Lega ad Arcore davanti a un folto pubblico e tra i tanti militanti del Carroccio ha fatto il punto della situazione sull’operato del Governo a poco più di 60 giorni dal suo insediamento.
Salvini e la folla di Arcore al suo comizio
Salvini e la folla di Arcore al suo comizio

Bagno di folla in Brianza per Matteo Salvini. Il ministro degli Interni lunedì 6 agosto sera ha presenziato alla festa della Lega ad Arcore davanti a un folto pubblico e tra i tanti militanti del Carroccio ha fatto il punto della situazione sull’operato del Governo a poco più di 60 giorni dal suo insediamento.

«Abbiamo fatto più cose noi in due mesi, che i compagni in sei anni – ha esordito il vicepremier -. Dicevano che non si poteva fermare l’arrivo dei migranti e noi l’abbiamo fatto. Io invece sono un ministro che viene pagato dai cittadini e difendo i confini del mio Paese». Sempre sul tema migranti il segretario leghista ha sottolineato come «a volte i profughi ci prendono in giro perché dopo essere scappati dai propri Stati d’appartenenza per guerre, fame e carestie, ci tornano per fare vacanza. Questa cosa non ha senso. Io non faccio differenza tra bianchi, neri, gialli, rossi o verdi io offro rispetto a chi mi dà rispetto».


Salvini ha poi ribadito l’impegno ad abbassare le tasse per il lavoro «perché non esiste che il 70% di quello che uno produce debba essere sottratto dal proprio guadagno. Inoltre lo ribadisco ancora una volta noi porteremo avanti la lotta alle Mafie. Nei prossimi giorni sarò anche in Sicilia a visitare un’azienda sottratta alla Mafia e non sarò in spiaggia a Capalbio a leggere l’ultimo libro di Roberto Saviano». Non è mancato poi un accenno all’alleanza con il Movimento Cinque Stelle e alle grandi opere da completare. «Ho trovato in Luigi Di Maio una persona seria e responsabile e abbiamo firmato un contratto di programma – ha detto il ministro -. Su alcuni temi ci dovremmo confrontare anche se su certe opere infrastrutturali penso sia meglio completarle che smontarle».

Infine ha fatto anche una promessa. «Tra un anno saremo ancora qui ad Arcore e sono convinto che l’Italia riprenderà a fare figli, perché uno Stato senza nuove generazioni non ha futuro. Tutto ciò lo dico non solo da politico, ma soprattutto da padre» ha concluso tra gli applausi del pubblico Salvini che si è concesso alla folla per gli immancabili selfie.