Il caso viale delle Industrie a Monza e lo slalom nella strada delle 101 buche

Ci sono milleduecento metri di strada a Monza dove sono presenti 101 buche. Se non è un record, poco ci manca. È il tratto di viale delle Industrie dalla rotonda di via Salvadori a quella di via Buonarroti, in direzione Milano. E dall’altra parte non è meglio.
Il caso viale delle Industrie a Monza e lo slalom nella strada delle 101 buche

Ci sono milleduecento metri di strada a Monza dove sono presenti 101 buche. Se non è un record, poco ci manca. Perché percorrer via delle Industrie nelle ultime settimane è diventata una vera impresa. E soprattutto un rischio per l’incolumità, ad esempio, dei motociclisti e per l’integrità dei mezzi che transitano.
La pioggia, le neve e il gelo degli ultimi giorni non hanno fatto altro che complicare una situazione già grave. Il chilometro e 200 metri incriminati sono quelli che corrono, in direzione Sesto San Giovanni e Milano, dalla rotonda di via Salvadori a quella di via Michelangelo Buonarroti (il famoso rondò a fagiolo sopra il nuovo tunnel che, a proposito, nella corsia opposta si percorre al buio, visto che funziona da qualche giorno un solo faro) riservano agli automobilisti una sensazione di trovarsi da un’altra parte: sulla luna per esempio. Perché le 101 voragini aperte nella strada restituiscono proprio le immagini del nostro satellite.

E non si tratta degli avvallamenti tipici di diversi rappezzi di asfalto. No, le 101 buche sono proprio…buche. Ovvero profonde voragini anche di una decina di centimetri, di dimensione variabile.

Si va da quelle più piccole, grandi all’incirca come una pallina da tennis a quelle più grandi, dalle dimensioni anche di una vasca da bagno. La profondità non è la stessa, ma poco ci manca. Impossibile pensare di percorrere il viale a una velocità superiore ai 50 chilometri orari, almeno per le macchine più piccole: troppo elevato il rischio di squarciare uno pneumatico o, peggio, qualche parte meccanica della vettura. Un cartello apparso un mesetto fa ha lasciato ben sperare gli automobilisti-pendolari: si annunciavano possibili code a causa dei lavori di “riappezzamento” (c’era scritto così) del manto stradale.
Invece l’intervento è consistito in pochi, e brevi, lavori di ripristino dell’asfalto distrutto dall’inverno, lasciando da parte centinaia di metri di strada bisognosa quantomeno di “toppe”, se non proprio di uno strato nuovo. Invece nulla. E la situazione è peggiorata.

Non è facile programmare, per le amministrazione pubbliche in queste tempi, interventi di ampio respiro: le casse sono quasi sempre vuote e si cerca di salvare il salvabile. Però tra Comune e Provincia (per quanto di rispettiva competenza) un intervento urgente su viale delle Industrie è ormai davvero improcrastinabile. La situazione è tale che ormai l’incolumità di quanti transitano è davvero a rischio. Anche perché auto, camion e moto si producono in pericolose gimkane tra le buche che rendono fortemente a rischio incidenti il transito.

Eppure per viale delle Industrie il piano di riasfaltatura è pronto. È solo questione di tempo, anche dal punto di vista meteorologico. Ad annunciarlo l’assessore alla partita Antonio Marrazzo. Dopo alcuni interventi urgenti di chiusura di alcune buche effettuate nella notte tra lunedì e martedì, il Comune presenta un piano preciso per la sistemazione del manto stradale lungo tutto il tratto, uno dei più percorsi della città.

«Non appena le temperature inizieranno ad alzarsi inizierà l’asfaltatura da via Marconi allo stadio Brianteo – spiega Marrazzo – Sui lati esterni delle corsie e su entrambe le carreggiate». Ma non è tutto. In estate dovrebbero partire anche i cantieri per l’asfaltatura delle corsie interne.

«Sempre lungo il tratto via Fermi, viale delle Industrie e via Stucchi – precisa l’assessore Marrazzo – In questo verranno riasfaltate le corsie interne».