I migliori panettieri di Monza e Brianza secondo il Gambero Rosso

È pronta la nuova guida di settore dell'editore gastronomico: i "Tre pani" ad altrettanti brianzoli e diverse segnalazioni.
Monza Pane
Alcune pagnotte Fabrizio Radaelli

È già pronta una delle guide più fragranti dell’anno, quella che l’editore Gambero Rosso dedicata al pane e agli artigiani che lo creano. E lo fa annunciando anche un dato significato: circa il 10% dei panifici censiti nella nuova Guida Pane e Panettieri d’Italia 2025 “coltiva direttamente i propri grani, un forte segnale che testimonia la crescente attenzione verso la filiera corta e la valorizzazione delle produzioni locali”.

I migliori panettieri di Monza e Brianza: Longoni e Del Mastro

Così come le stelle Michelin, il Gambero assegna i “Pani”, che per i migliori panifici censiti sono tre e ancora una volta non mancano Monza e la Brianza. Ovviamente brianzolo Davide Longoni, cresciuto a Carate e oggi a Milano, considerato ormai un maestro nazionale: “Ha abbandonato i dogmi, Davide Longoni. Se fino a poco tempo fa aveva bandito il lievito di birra, oggi non è più così, a patto di un utilizzo funzionale. A dominare c’è sempre il lievito madre, in continua evoluzione proprio come lui, ormai non più uomo con le mani in pasta ma “padre putativo” di una nuova generazione di panificatori. È un caposaldo l’anima agricola: le farine coltivate in Abruzzo e alla periferia sud di Milano, acquistate da altri artigiani illuminati”, scrive la guida. E poi il Forno Del Mastro a Monza. “Madre pasticcera e maestri di fama hanno incoraggiato la passione innata di Adriano Del Mastro. I suoi pani rispecchiano i valori un’attività artigiana pienamente contemporanea. Difficile resistere al richiamo delle creazioni tra proposte quotidiane e pani speciali di grande personalità, tutti accomunati da farine bio di piccoli agricoltori”.

I migliori panettieri di Monza e Brianza: Briguglio e i segnalati

Con loro anche Cerere – L’atelier Del Pane di Triuggio, il progetto ultra decennale di Roberto Briguglio del quale la guida segnala “la sperimentazione continua nel segno di una tecnica e di un gusto superiori, con il rifiuto di ogni forma di spreco, quella che anima Cerere, vero e proprio atelier del pane. Cuore dell’offerta gli iconici e irresistibili pani sfogliati al burro (nati dagli scarti della lavorazione delle brioche), come quello straordinario che ricrea un raviolo scomposto (con ricotta, salvia, spinaci e parmigiano). Tra i pani speciali quello con gorgonzola e pere o quello con ‘nduja, olive e cipolla caramellata.

Tra le segnalazioni poi si contano anche la Forneria Meroni di Carate Brianza, subito fuori porta il Panificio Cazzaniga di Casatenovo, il PanCaffè da Ponto a Cogliate.