Reintrodurre da giugno con l’orario estivo i 179 treni cancellati ogni giorno sulle ferrovie della Lombardia rientrando dall’emergenza che aveva costretto al provvedimento. Sono i segnali positivi richiesti dai rappresentanti dei viaggiatori lombardi alla Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico Locale in una lettera al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore Claudia Terzi.
“L’incontro del 14 febbraio tra la Regione, le rappresentanze dei viaggiatori, Trenord, RFI e FN ha ulteriormente confermato che le difficoltà di Trenord sono quelle organizzative, ovvero di personale e stato di manutenzione dei mezzi, che denunciavamo inascoltati da anni – scrivono i rappresentanti – Diamo atto all’azienda di avere cambiato un atteggiamento reticente che ha imperversato per anni fino al recentissimo passato. Detto questo la situazione presenta aspetti in miglioramento. La carenza di personale che nello scorso autunno determinava un grande numero di cancellazioni è definitivamente risolta con le assunzioni di cui si sta ultimando la formazione”.
E poi: “Più complicata la situazione del materiale rotabile. Tuttavia l’arrivo di alcuni convogli presi a noleggio da Trenitalia e la prolungata fermata dal 9 dicembre di molti materiali (di cui vogliamo sperare sia stata fatta adeguata manutenzione nei mesi che si sono avuti a disposizione) hanno fatto rientrare la fase più acuta dell’emergenza. Siamo nelle condizioni di iniziare quanto meno a chiudere la parte più acuta dell’emergenza in una tempistica che la stessa delibera della giunta regionale X/999 dell’11 dicembre 2018 limita tra il dicembre 2018 e il giugno 2019”.
Quindi la richieste: “Chiediamo pertanto, pur con la gradualità e la ragionevolezza del caso, che a partire dal prossimo cambio orario di giugno 2019 inizi la reintroduzione dei 179 treni quotidianamente cancellati dal provvedimento di emergenza. Lo chiediamo prima di tutto a Voi, Presidente e Assessore, perché siete gli unici titolati a rispondere alle esigenze dei cittadini che rappresentate e a far rispettare a Trenord gli impegni che si è assunta nel sottoscrivere un contratto di servizio pubblico”.