I carabinieri arrestano i rapinatori del Tigotà di Muggiò, sospettati anche di altri colpi in Brianza e nel Milanese

Si tratta di un 50enne residente in provincia di Milano e di un 42enne brianzolo. Armati di una pistola giocattolo hanno sottratto 400 euro
Il rapinatore del Tigotà in azione

Cappellino nero in testa e pistola giocattolo senza tappo rosso per rapinare 400 euro al Tigotà di Muggiò. Un 50enne residente in provincia di Milano, già noto alle forze dell’ordine, e un 42enne residente in provincia di Monza e Brianza, entrambi percettori del reddito di cittadinanza, sono stati tratti in arresto per rapina aggravata in concorso.

I due rapinatori colti sul fatto dai carabinieri al Tigotà di Muggiò

I carabinieri li hanno colti praticamente sul fatto: hanno notato una Smart sospetta con a bordo due persone davanti all’esercizio commerciale posto sotto osservazione dopo una serie di colpi con il medesimo modus operandi compiute nell’ultimo mese a Desio, Paderno Dugnano, Senago, Garbagnate Milanese, Milano, Nova Milanese. Mentre il 42enne è rimasto alla guida, il complice è entrato nel negozio e ha rapinato l’incasso di circa 400 euro a una cassiera 28enne residente in Brianza. Ignari di avere i carabinieri alle calcagna si sono allontanati solo di qualche chilometro: a Cinisello Balsamo sono stati bloccati. L’arma è stata recuperata, il denaro sottratto restituito all’esercizio commerciale e i due presunti rapinatori associati alla casa circondariale di Monza a disposizione della Procura.

I carabinieri sospettano che siano dei rapinatori seriali

Decisive per le indagini sono state le immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali nelle vicinanze dei luoghi delle rapine e testimonianze rese dalle vittime. I carabinieri di Desio hanno inoltre recuperato gli abiti indossati durante la rapina e, attraverso la collaborazione con le Compagnie di Rho e Sesto San Giovanni ed il Commissariato PS Milano Cenisio, sulla base degli elementi raccolti posti al vaglio della Procura della Repubblica di Monza, ritengono di avere chiuso il cerchio e non escludono che i due malviventi siano i responsabili dei colpi seriali effettuati in un solo mese negli esercizi commerciali tra le province di Milano e Monza. In tal senso sono tuttora in corso le indagini coordinate dalla Procura di Monza per stabilirlo. Complessivamente il bottino dei colpi è stato di circa 6000 euro.