Gli scout di Brugherio in missione tra i bimbi del Perù

Un'esperienza unica per una ventina di scout tra i bambini degli oratori di Pucallpa in Amazzonia

Tra i bambini degli oratori di Pucallpa, in Amazzonia, gli Scout del Clan Fuoco Mistral di Brugherio hanno lasciato pezzi dei loro cuori: i piccoli hanno conquistato i 19 ragazzi tra i 17 e i 19 anni che dal 29 luglio al 22 agosto, con i loro capi, hanno vissuto tre settimane di missione in Perù.

Gli scout di Brugherio in missione e l’esperienza tra i bimbi

«Siamo partiti – spiega Giulia Santambrogio, una dei capi – con l’intento di metterci a disposizione delle persone, aperti a qualsiasi loro richiesta». A Pucallpa, una città di 600.000 abitanti cresciuta in modo disordinato in pochi decenni, hanno giocato con i bambini che frequentano i centri gestiti dai missionari della diocesi di Milano: «La realtà degli oratori è ricchissima – racconta la Scout – noi abbiamo visitato un orfanatrofio, abbiamo parlato con gli anziani e abbiamo visto la miseria della popolazione: moltissime famiglie, in cui spesso il padre è assente, vivono in baracche costruite lungo strade non asfaltate, con fognature» a cielo aperto.

Gli scout di Brugherio in missione in Amazzonia

Lì hanno raccolto le confidenze e i sogni dei loro coetanei tra cui una diciassettenne che vorrebbe studiare medicina in Europa per poi tornare in Perù ad aiutare la sua gente. I giovani brugheresi hanno conosciuto una realtà completamente differente da quella cittadina tra gli indios di un villaggio nella foresta, raggiunto in barca: «Abbiamo trovato un piccolo ospedale malmesso – spiega la capo Clan – senza medici, in cui si effettuano solo i test per il covid-19 e l’Aids. I bianchi sono considerati predatori eppure noi siamo stati accolti molto bene: il primo giorno sono venuti a giocare con noi 30 bambini, poi il loro numero è cresciuto continuamente e prima della nostra partenza erano più di 150. Il missionario ci ha detto che non era mai accaduta una cosa simile».

Gli scout di Brugherio in missione sulle Ande

Dopo una tappa a Lima gli Scout si sono spostati sulle Ande, in un paesino a oltre duemila metri di altezza, in una scuola gestita dai volontari dell’Operazione Mato Grosso in cui i ragazzi poveri possono studiare e frequentare i corsi di falegnameria. Terminata la formazione possono trovare lavoro nella cooperativa di artigiani che produce mobili e oggetti d’arredamento venduti anche in Italia: a chi viene assunto l’Omg chiede di dedicare un po’ di tempo ai poveri. I brugheresi, oltre a intrattenere i ragazzi, hanno svolto alcune piccole manutenzioni e lavori nelle case degli anziani. Prima di rientrare in Italia sono tornati a Lima, accompagnati da un attivista che si batte per la salvaguardia dell’ambiente. «La capitale – prosegue Giulia – ha 12 milioni di abitanti: abbiamo visitato sia i quartieri ricchi che le periferie con le baracche, le strade sporche, piene di rifiuti e di cani randagi».

Gli scout di Brugherio in missione e la voglia di raccontare il viaggio

«Abbiamo vissuto – riflette – 25 giorni intensi in cui abbiamo incontrato le persone attraverso il servizio: nelle prossime settimane, quando riprenderemo le nostre attività, organizzeremo qualche incontro per raccontare questa esperienza alle nostre famiglie e alla comunità. Vedremo se, con la loro creatività, i ragazzi troveranno il modo di mantenere i contatti con una delle strutture in cui siamo stati, magari l’ospedale o l’orfanatrofio, per cercare di sostenerla»