Barbee, baslottee, magut e legnamee. Chi non sa di cosa si sta parlando può scoprirlo allo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli a Milano nella mostra “Mestée e lavorà in Brianza”, promossa dal Circolo Culturale “Don Rinaldo Beretta” di Giussano con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia e del Comune. Presente all’inaugurazione dell’8 febbraio anche il sindaco Marco Citterio, la mostra è aperta fino al 7 marzo.
Gli antichi mestieri della Brianza in mostra a Palazzo Pirelli: 36 mestieri rappresentati da un gruppo di artisti
Al centro 36 mestieri quasi ormai scomparsi della tradizione brianzola e lombarda, interpretati da un gruppo di artisti con tecniche e materiali diversi o brevi testi anche in dialetto per raccontare il contesto sociale.
La sezione dei testi è stata curata dalla scrittrice Franca Pirovano, esperta di cultura popolare della Brianza, che si è occupata di raccogliere proverbi e modi di dire legati al mondo del lavoro.
Gli antichi mestieri della Brianza in mostra a Palazzo Pirelli: «Elogio della lentezza, di una società in cui il rapporto col tempo non era conflittuale»
«Con questa mostra abbiamo voluto raccontare attraverso l’arte e le parole uno degli elementi cardine della cultura brianzola, il lavoro – ha spiegato il presidente del Circolo Culturale “Don Rinaldo Beretta” di Giussano Flavio Galbiati – Ma non solo. Ricordare gli antichi mestieri, infatti, significa riscoprire oltre che modi di lavorare anche modi di relazione tipici di un mondo che, rispetto ad oggi, procedeva a ritmi rallentati. In un certo senso, questo progetto è un elogio della lentezza, di una società in cui il rapporto delle persone con il tempo non era conflittuale come lo è oggi».
Gli antichi mestieri della Brianza in mostra a Palazzo Pirelli: i 36 lavori
I mestieri in mostra sono: barbee, baslottee, becchee, brumista, cantastori, cavallant, dottor, facchin, ferree, fironatt, frutireu, gelatee, impajadur, lavandera, legnamee, liutaio, locch, magnan, magut, marussee, materazzee, merlettaia, moletta, mornee, ombrelee, orologee, ost, paisan, posten, prestinee, quel de l’orghenin, regiura, sarta, spazzacamin, strascee, zoccorat.
«Visitare questa mostra è come entrare nella bottega di un artigiano. Il valore di questo progetto va oltre le opere esposte – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Federico Romani – È contenuto nelle due parole del titolo: mestée e lavorà. Due parole chiave che raccontano la Brianza e il lavoro, elemento identitario di questo territorio, su cui si basa la forza economica: il senso del dovere, la dedizione al lavoro e il legame con il territorio. Un percorso attraverso 36 opere d’arte ‘made in Brianza’».
Gli antichi mestieri della Brianza in mostra a Palazzo Pirelli: gli artisti
Gli artisti che hanno interpretato i mestieri sono Angelo Bartesaghi, Alessandro Berra, Alberto Bogani, Paolo Bonetto, Gianfranco Brambilla, Marco Busoni, Cesare Canali, Silvano Capellini, Enrico Carzaniga, Egidio Cassanmagnago, Alberto Ceppi, Maddalena Ceppi, Donato Ciceri, Pietro Floria, Simona Francioso, Raffaele Francomano, Angelo Fumagalli, Enrico Galbiati, Angela Marabese, Renato Molteni, Giuliano Motteran, Khudoley Olena, Aleksandra Ostapova, Luigi Rossini, Vanni Saltarelli, Gerry Scaccabarozzi, Flavia Somasca, Giuseppe Sottile, Bartolomeo Spanò, Mario Tettamanti, Sergio Turle, Stefano Vavassori.
L’opera simbolo della mostra è “Il mondo del lavoro” di Salvatore Jemolo, artista siciliano di nascita ma brianzolo d’adozione.
Gli antichi mestieri della Brianza in mostra a Palazzo Pirelli: fino al 7 marzo
Fino al 7 marzo aperta da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.15; venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Ingresso libero.