E’ stata intitolata ai Martiri delle Foibe l’area verde fra piazza della Repubblica e via Cavour a Giussano, oggi, sabato, nella settimana della ricorrenza del Giorno del Ricordo (10 febbraio). Erano presenti alla cerimonia il sindaco, Marco Citterio, Paola Frassinetti (Camera dei deputati), l’assessore comunale Paola Ceppi (FdI), Federico Romani consigliere regionale (Fdi) e Fabrizio Crippa, consigliere comunale dei Fratelli D’Italia Giussano.
Già il primo cittadino, Marco Citterio, in occasione del 10 febbraio, aveva spiegato le ragioni dell’intitolazione. «In occasione di questa triste ricorrenza, la giunta comunale ha deliberato di denominare i giardini di Piazza Repubblica in “Parco Martiri delle Foibe”, un piccolo gesto simbolico per mantenere una traccia viva e concreta di una delle pagine più dolorose della nostra storia – queste le sue parole –
Rivolgo un pensiero commosso a tutte le vittime oggetto di persecuzione.
La mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi più tragici è ancora una grande piaga della nostra società che occorre in tutti i modi sconfiggere, perché genera indifferenza e disinteresse.
L’unica arma che abbiamo a disposizione è quella di insegnare, soprattutto alle nuove generazioni, gli errori commessi nel passato, da cui sono generati fenomeni di odio, vendetta e discriminazione, affinché non debbano più ripetersi ».
Così il consigliere comunale Fabrizio Crippa: « Sono molto felice che anche Giussano possa avere all’intento del proprio territorio un’area dedicata al ricordo dei Martiri delle Foibe – ha detto il consigliere comunale Fabrizio Crippa – .
La scelta da parte della giunta di intitolare una parte del parco urbano ai Martiri delle Foibe è da me condivisa a pieni voti perché una macchia nera della storia italiana, per anni tenuta nascosta o ancor peggio negata, merita di essere ricordata.
Migliaia di civili e militari italiani sono caduti per mano di partigiani jugoslavi sotto il tremendo e crudele comandante Tito.
Oggi, con questo segno indelebile, vogliamo rendere tributo a tutte le vittime ed in particolar modo evitare che questa brutta e drammatica pagina della storia italiana non possa essere dimenticata».
Fe.Ve