La situazione della piscina comunale di Giussano, che continua a contare perdite e poche entrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, è di nuovo finita tra i banchi del consiglio comunale.
Lo scorso anno l’amministrazione comunale, rispondendo alla richiesta della società che gestisce l’impianto natatorio, ha erogato 200mila euro per sostenere i gestori a fronte delle perdite subite per le chiusure imposte durante la pandemia. Perdite che ammontano a oltre 900mila euro, di cui 127mila persi tra febbraio e maggio 2020, 264mila tra giugno e ottobre 2020, 72mila tra ottobre e dicembre 2021 e 486mila da gennaio 2022 ad oggi.
La scorsa settimana il consiglio ha approvato un piano di riequilibrio economico-finanziario che prevede il prolungamento della concessione per tre anni, dal 2033 al 2036, e l’estensione della fideiussione di 8 anni. Il Comune è, infatti, garante dei mutui in capo al gestore della piscina fino all’estinzione inizialmente prevista, ovvero fino al 2026, che il nuovo piano consente di estendere al 2034, per fare in modo che il gestore possa rinegoziare i mutui. Aiuti necessari per mantenere il servizio sul territorio, come più volte ribadito in aula.
Il piano, che verrà poi condiviso anche con gli altri tre Comuni che rientrano nell’accordo di programma, Mariano, Carugo e Arosio, ha ricevuto il disco verde dal parlamento cittadino, dopo una lunga discussione nel corso della quale le minoranze, e in particolare il Movimento 5 Stelle, hanno chiesto a più riprese di rinviare la discussione del punto all’ordine del giorno.
«Capisco la necessità di dare respiro alla società che sta gestendo questa struttura e le motivazioni che l’hanno spinta a chiedere un’estensione della durata della concessione e della fideiussione, ma un approfondimento sarebbe necessario, soprattutto per quanto riguarda i mutui – ha spiegato Luigi Stagno, a capo del M5S cittadino – Non capisco quale sia l’interesse del Comune nell’andare a garantire un mutuo per altri 8 anni, quando dal bilancio risulta che i mutui attivi sono garantiti da un’ipoteca di secondo grado. Inoltre, non comprendo, dal punto di vista economico, come questi 3 anni in più della durata della concessione possano risollevare la situazione. Tutti gli impianti natatori hanno subìto delle perdite, ma è evidente che in questo caso il Comune ha più dato che ricevuto, sia in termini economici che di servizio. Per questi motivi chiedo che il punto venga approfondito e che venga rimandata la sua discussione».
Posizione condivisa dai consiglieri Stefano Viganò, della lista civica “Servire Giussano”, e Matteo Botta del Pd, ma non dal resto dell’aula, che ha bocciato la richiesta avanzata dalla minoranza.
Tramite un emendamento, Stagno ha poi chiesto di bloccare la discussione del punto all’ordine del giorno. Ma anche in questo caso non ha trovato l’appoggio dell’assise cittadina.