Giussano, dichiarazione falsa per contributi Covid: denunciati un imprenditore e i suoi familiari

Un imprenditore di Giussano e i suoi familiari sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza. Il primo avrebbe percepito fondi Covid con una dichiarazione falsa
La Guardia di Finanza di Monza

Una azienda di Giussano è finita nel mirino della Guardia di Finanza monzese: i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Monza un imprenditore che, senza averne diritto, avrebbe percepito contributi a fondo perduto – previsti dal Decreto Rilancio ed erogati dall’Agenzia delle Entrate a soggetti economici con cali di fatturato – per 147 mila euro. L’imprenditore, nella richiesta per accedere al beneficio, avrebbe fornito indicazioni del fatturato non corrispondenti al vero.

All’impresa di Giussano aiuti per fronteggiare la crici dovuta all’emergenza Covid

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza hanno individuato l’azienda nell’ambito delle attività avviate per contrastare gli illeciti rispetto alla corretta destinazione delle misure di sostegno alle imprese adottate per fronteggiare la crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Su delega della Procura della Repubblica di Monza hanno avviato una mirata attività di polizia giudiziaria nei confronti della società giussanese di impiantistica.

Giussano: i fondi Covid prelevati in contanti dal conto aziendale

Dalle investigazioni, anche con indagini finanziarie ed accertamenti patrimoniali, sarebbe stato accertato che il contributo a fondo perduto illecitamente ottenuto sarebbe stato interamente dirottato dal conto corrente aziendale con bonifici e prelievi di denaro contante destinati all’imprenditore e suoi familiari a loro volta denunciati per ipotesi di riciclaggio e ricettazione.

Giussano: l’imprenditore avrebbe tentato di ottenere altri 375mila euro di contributi

Gli approfondimenti eseguiti hanno anche permesso di intercettare altri due presunti tentativi di indebita percezione di ulteriori contributi a fondo perduto per complessivi ulteriori 375.000 euro, richiesti dal medesimo imprenditore a favore di altre due società a lui riconducibili, sempre attraverso indicazioni non veritiere del fatturato nelle istanze presentate. Le Fiamme gialle, in accoglimento della proposta avanzata dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di circa 210.000 euro corrispondente all’importo del contributo a fondo perduto indebitamente percepito e al profitto del reato di ricettazione.