Sapeva quasi tutto di lei tanto da convincerla ad accettare un passaggio per tornare a casa. Ma, una volta giunta nella sua abitazione, si è accorta di essere stata la vittima di una truffa coi fiocchi. La scorsa settimana un’anziana signora, sull’ottantina, di Paina si reca in banca, in via IV Novembre. Preleva qualche centinaia di euro e, invece di riporli nella borsetta temendo un eventuale scippo, ha deciso di sistemarli in tasca. All’uscita dell’istituto di credito, però, è stata raggiunta da una vettura di piccole dimensioni. A bordo c’erano tre donne, italiane, due più giovani e una più in su con l’età.
La donna più anziana è scesa dalla macchina e ha iniziato a comunicare con la malcapitata snocciolando informazioni su di lei e i suoi familiari, facendole credere di essere una persona che ben conosceva la sua vita e la sua famiglia. La signora residente a Paina si è dimostrata piuttosto diffidente, non sapendo chi fosse la persona davanti a lei, rimanendo, però, colpita dal fatto che sapesse così tante cose sul proprio conto. Il tutto è avvenuto per strada.
A un certo punto, però, quella che poi si è rivelata essere una vera e propria truffatrice, le ha proposto un passaggio in macchina fino a casa.
La donna, da parte sua, ha più volte rifiutato dicendo che sarebbe rincasata a piedi come era solita fare. Alla fine, di fronte alle ripetute insistenze, ha ceduto e ha accettato il passaggio rimanendo, comunque, piuttosto stranita. Giunte a destinazione, la truffaldina le ha lasciato un numero di cellulare dicendole di utilizzarlo senza problemi nel caso avesse bisogno, facendole intendere si trattasse del proprio recapito telefonico. In realtà, il numero è risultato poi intestato a un uomo di Carate Brianza, ignaro di tutto.
L’anziana donna, infatti, entrata in casa, ha messo le mani in tasca per prendere i soldi e metterli a posto, ma delle banconote non c’era più traccia.
A questo punto, ha digitato quel numero di telefono rivendicando i propri contanti con la persona che ha risposto. Il caratese, appunto, che, stando a quanto poi emerso, era a casa ammalato, non capiva di cosa stesse parlando e ha pensato di essere finito lui stesso in qualche truffa.
Onde evitare di finire nei guai, è andato a sporgere denuncia ai militari della stazione del suo paese per mettere nero su bianco la propria innocenza. A questo punto, la signora di Paina, si è recata con i familiari in caserma a Giussano per la denuncia. Dalla forze dell’ordine arriva l’invito a diffidare sempre di persone che, anche se pare siano dei conoscenti, offrono passaggi e si dimostrano molto insistenti. La cosa migliore è sempre allertare i carabinieri o la polizia locale oppure chiedere l’aiuto di qualche passante, prendendo tempo.