Giovane meccanico di Giussano muore in moto a Cremella

Giovane giussanese muore in moto sulle strade del Lecchese. L’incidente è accaduto venerdì 25 aprile, nel pomeriggio, alle 17.30, al confine con Barzanò. La vittima è Luciano Ramaci, 28 anni, titolare dell’Officina 86.
Cremella. La moto di Luciano Ramaci finita contro il cancello della ditta.
Cremella. La moto di Luciano Ramaci finita contro il cancello della ditta.

Giovane giussanese muore in moto sulle strade del Lecchese. L’incidente è accaduto venerdì 25 aprile, nel pomeriggio, alle 17.30, al confine con Barzanò. La vittima è Luciano Ramaci, 28 anni, titolare dell’Officina 86, che aveva rilevato da circa un anno, dopo aver lavorato nell’officina di famiglia a Giussano, l’Autoroma.

Il suo decesso è stato dichiarato alle 18.40, dopo un’ora di manovre rianimatorie e disperati tentativi di salvarlo. Sul posto la fidanzata, che conviveva con lui, il padre e altri parenti, subito avvisati delle condizioni di Luciano.

I carabinieri di Cremella, cui spetta ora ricostruire la dinamica dell’incidente, hanno bloccato la strada, la provinciale 48, per consentire i soccorsi ed eseguire i rilievi, la circolazione è ripresa solo dopo oltre tre ore l’incidente. Sul posto sono intervenuti i medici del 118 di Lecco, un’ambulanza della Croce Bianca di Besana e l’elisoccorso inviato da Como, rientrato poi alla base.

Ad una prima ricostruzione, Luciano stava provando lungo il rettilineo tra Barzanò e Cremella una MV Agusta F4 Ev 03,bolide da oltre 130 cavalli. Stava viaggiando verso il centro di Cremella dietro una Fiat Brava che una volta arrivata vicino alla sede della ditta Jasco, ha iniziato una manovra di svolta a sinistra per invertire la marcia nel piazzale davanti all’entrata dell’azienda. Arrivando veloce, la moto di Luciano ha urtato la ruota posteriore sinistra della Brava, un urto talmente violento da far girare l’auto su se stessa e spingerla contro la recinzione della Jasco.

La moto è volata in mille pezzi finendo la corsa contro il cancello della Jasco e rompendolo.

Purtroppo Luciano è stato sbalzato dalla violenza dell’urto dalla parte opposta, finendo il volo a 20 metri di distanza, proprio davanti al cancello dismesso dell’edificio a fianco della centrale elettrica. Un passeggero della Brava, 71 anni, è rimasto ferito al volto, in maniera non grave.