Giorno del Ricordo celebrato davanti al monumento della Resistenza: guerra ad Arcore tra il sindaco Bono e l’Anpi

Ad Arcore è scoppiata la guerra tra l’amministrazione Bono e l’Anpi: motivo del contendere, la decisione dell’esecutivo di celebrare il Giorno del Ricordo davanti al monumento per la resistenza. Una decisione che ha mandato su tutte le furie l’Associazione nazionale partigiani.
Un momento della celebrazione
Un momento della celebrazione

L’Anpi di Arcore si è riunita sabato pomeriggio 12 febbraio davanti al monumento della Resistenza di via Roma per ribadire che quella statua è dedicata ai partigiani e non alle vittime delle Foibe. Questo è solo l’ultimo capitolo di una settimana di botta e risposta tra l’amministrazione comunale di Maurizio Bono e la stessa associazione dei partigiani, dopo che giovedì 10 febbraio, per celebrare il Giorno del Ricordo, il Comune ha deciso di commemorare le vittime delle Foibe davanti al monumento della Resistenza. Questa manifestazione non è piaciuta all’Anpi, e oltre a uno scambio di comunicati tra il sodalizio e la giunta di centrodestra, la stessa associazione ha deciso di chiamare a raccolta tutti i suoi membri in via Roma, sabato 12 febbraio, per ribadire che quel monumento ha tutto un altro significato per la storia di Arcore.

Giorno del Ricordo celebrato davanti al monumento della Resistenza: guerra ad Arcore tra il sindaco Bono e l’Anpi
Le persone alla manifestazione di sabato 12 febbraio

«In questi giorni stiamo vivendo qualcosa di veramente surreale – ha affermato la presidente Anpi Emanuela Rastelli -. Abbiamo assistito giovedì pomeriggio in questo luogo alla commemorazione del Giorno del Ricordo, trasformando questo monumento nella statua dedicata ai Martiri della Libertà. Sentir parlare di libertà e di Fratelli d’Italia nella stessa frase ci sembra un ossimoro. Chiediamo scusa ai partigiani, al loro impegno e alla loro memoria che dobbiamo sempre proteggere. Finché ci sarà l’Anpi ad Arcore la storia non verrà mai riscritta e questo resta il monumento della Resistenza».

A queste parole hanno fatto eco le dichiarazioni del professore e pedagogista Raffaele Mantegazza, del presidente provinciale dell’Anpi Fulvio Franchini e del sindacalista Cgil Matteo Casiraghi. Molti gli esponenti di partiti del centrosinistra locale presenti al presidio, che ha coinvolto una sessantina di persone.

Giorno del Ricordo celebrato davanti al monumento della Resistenza: guerra ad Arcore tra il sindaco Bono e l’Anpi
Le persone alla manifestazione di sabato 12 febbraio

«Il sindaco, in unione con la giunta, lontani da voler offendere qualcuno – si legge nel lungo comunicato che in settimana è stato diffuso dall’esecutivo a sostegno della propria scelta – sceglie di voler ulteriormente abbattere le questioni ideologiche, e in assenza di un monumento dedicato ai Caduti delle Foibe, ritiene che nel 2022 sia attuale il pensiero che bisogna condannare ogni forma di violenza e commemorare le vittime di ogni sopruso indistintamente, perché crediamo fortemente nella necessità di portare in modo attuale la memoria, ma non l’odio che ha generato tutti gli eventi drammatici».