Una decina di giorni: tanto occorrerà al collegio giudicante della prima sezione civile del tribunale di Monza presieduto dal giudice Leopoldo Litta Modignani per decidere sul reclamo presentato da Assolombarda e Confindustria contro la sospensiva decisa dal presidente del tribunale Anna Maria Di Oreste che ha congelato il processo di fusione tra i due enti.
Una decisione, quella del presidente Di Oreste, presa dopo il deposito di un ricorso presentato dall’imprenditore seregnese Sergio Colombo (titolare della Transtadio) un esponente della «fronte del no» degli industriali, contrario alla incorporazione.
Al termine dell’udienza di giovedì, iniziata attorno alle 13.15 e durata oltre un’ora, che ha visto anche la presenza del presidente degli industriali Andrea Dell’Orto, il giudice Litta Modignani ha detto che ha ascoltato le tesi di entrambe le parti e si riserva di decidere in merito all’aspetto giuridico del ricorso.
Una decisione che richiederà una decina di giorni e si concluderà con il deposito della stessa. «Da una parte – ha detto il giudice – è stata fatta presente la necessità della fusione, un aspetto considerato vitale, dall’altra quella di mantenere la autonomia non disdegnando tuttavia un’ipotesi di aggregazione invece che di incorporazione». Tesi quest’ultima confermata anche dallo stesso Colombo all’uscita dall’aula.
Se la sospensiva verrà confermata si andrà a processo ordinario con prima udienza già fissata a novembre e che presumibilmente durerà molti mesi per giudicare se le ragioni del “fronte del no” siano fondate. In caso contrario, se la sospensiva sarà eliminata Confindustria Brianza e Assolombarda potranno avviare la fusione.