Fuochi d’artificio e feste all’aperto caratterizzano l’estate italiana in molte località turistiche. Sono impegnate in questo settore circa 9 mila imprese nazionali, +1,5% in un anno, +12% in cinque. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. È la Campania la prima regione per specializzazione in fabbricazione di fuochi d’artificio con una settantina di imprese a cui si aggiungono una ventina di attività che organizzano solo eventi con fuochi pirotecnici (su un centinaio di italiane). In particolare, Napoli ha 25 imprese di fabbricazione, Caserta 19 e Salerno 15 su 187 nazionali. Seguono la Sicilia (31 imprese di produzione) con Catania (14) e Messina (11), l’Abruzzo (20) con L’Aquila (9). Se però consideriamo anche le imprese che organizzano attività di intrattenimento varie, tra cui spettacoli viaggianti, giostre e allestimento di spettacoli pirotecnici, è la Lombardia a balzare in testa con 1.174 attività in totale (+2,7% rispetto al 2017, +23,8% dal 2013), seguita da Campania e Lazio con oltre mille. Tra le province, prima Roma con 845 imprese, seguita da Napoli (503), Milano (433) e Torino (311). In Lombardia dopo Milano che cresce del 4% in un anno e del 37% in cinque, vengono Brescia (123), Bergamo (120), Varese (90), Monza Brianza e Pavia (84).
Gli articoli pirotecnici italiani nel mondo valgono 33 milioni di euro l’anno. Raggiungono soprattutto la Francia (29,6% del totale), la Turchia (11,1%) e gli Stati Uniti (9,9%) mentre l’import di 69 milioni viene soprattutto da Francia e Stati Uniti. Da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat, anni 2017 e 2016.