Si è creata apprensione in settimana, tra i genitori delle scuole, per il ritrovamento di una decina di funghi, che sembrava potessero essere, a prima vista, velenosi o quantomeno tossici nel giardino del plesso scolastico di via Colombo (nella foto). La segnalazione è arrivata direttamente da alcuni genitori al consigliere comunale Paolo Vintani di Scelgo Barlassina; lo stesso ha provveduto ad informare gli uffici comunali in modo che si potesse verificare l’effettiva pericolosità di questi funghi.
«Ben lontano dal voler fare polemica- sottolinea Vintani- anche se conosco i funghi, non sono un micologo e quindi non mi sono voluto prendere la responsabilità di analizzarli in prima persona; ho ritenuto giusto informare l’ufficio Tecnico delle preoccupazioni dei genitori». Ufficio Tecnico che, su indicazione del sindaco Piermario Galli, ha coinvolto il Gruppo Micologico Mario Galli, una delle maggiori associazioni di studio dei funghi di tutta la Lombardia.
«I funghi sono stati tutti raccolti ed è stata ordinata una classificazione», rassicura il primo cittadino. Sono cresciuti nella zona della pineta a fianco la palestra e si tratta di amanita muscaria (tre esemplari presenti, è tra i funghi più diffusi e conosciuti questo dovuto anche al fatto che la sua presenza non passa inosservata data la vivacità dei suoi colori) e hipholoma fascicolare (quattro esemplari, è la specie che più facilmente viene scambiata, per qualche somiglianza e per il modo di crescita, con il chiodino buono, ovvero l’Armillaria Mellea, da cui deriva il nome di falso chiodino).
«Sono tossici», conferma Galli, «ma non è il caso di suonare l’allarme. Raccomandiamo la massima prudenza, ma non solo per questa zona boschiva, per questi e altri tipi di funghi tossici e, in tutti i casi, l’obbligo di una classificazione da parte di esperti e di Asl. Anche se è necessaria molta attenzione, ricordiamo che l’importanza dei funghi naturalmente è indiscussa: degradano il materiale organico proveniente dai vegetali e dagli animali perché possa poi essere trasformato dai batteri in sostanza inorganica per l’assimilazione da parte del regno vegetale. Anche per questo stiamo pensando, come già fatto in passato, di organizzare uscite didattiche con i ragazzi delle scuole».