Frodi sulla tassa rifiuti: giro di vite a Monza, partono i controlli

Sotto esame i cittadini che potrebbero avere violato le regole sulle agevolazioni: potenziati gli uffici e i sistemi di verifica.
L’immagine usata da Civicamente per la petizione
Monza raccolta differenziata

Chi ha ottenuto l’esenzione o la riduzione della tassa rifiuti senza averne diritto rischierà più che in passato di essere pizzicato dal Comune di Monza.  La giunta Pilotto ha approvato le linee guida con cui saranno effettuati i controlli tra i contribuenti che nel 2023 hanno richiesto le agevolazioni: il giro di vite nel contrasto all’evasione fiscale, in particolare quella legata agli sconti previsti per chi ha redditi Isee bassi, è stato votato il 28 aprile in consiglio comunale dai rappresentanti del centrosinistra e del centrodestra con l’astensione di Paolo Piffer di Civicamente. 

Frodi sulla tassa rifiuti: giro di vite a Monza, i numeri

L’obiettivo dell’amministrazione, si legge nella delibera approvata il 14 settembre, è quello di intercettare i «numerosi fenomeni di frode che hanno comportato l’indebita appropriazione di somme destinate a fronteggiare la crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica»: con la comparsa del covid-19, infatti, sono aumentati i fondi destinati ai cittadini in difficoltà e, di conseguenza, i tentativi di approfittare da parte di chi non avrebbe i requisiti previsti.

Le domande di agevolazione inviate in Comune, ha spiegato la scorsa primavera il vicesindaco Egidio Longoni, nell’ultimo anno sono cresciute: 776 contribuenti hanno chiesto l’esenzione totale della Tari, 258 una riduzione del 50% e 84 del 20%. Con tutta probabilità, però, non tutti avrebbero diritto ad avere il supporto dell’ente: come sancito dal provvedimento aumenteranno in modo significativo le comunicazioni e le richieste di informazioni che saranno inviate ad almeno cento cittadini, individuati anche a campione. 

Frodi sulla tassa rifiuti: come funzionano le verifiche

Il municipio potenzierà gli uffici addetti alle verifiche, le infrastrutture tecnologiche e gli algoritmi di selezione così come lo scambio di informazioni tra le banche dati di altri enti. In cima agli elenchi dei contribuenti da controllare compaiono quelli «a elevata pericolosità fiscale», che attuano «schemi frodatori» o che non collaborano con il Comune. Il personale segnalerà le domande anomale all’Agenzia delle entrate e non concederà nuove agevolazioni sulla Tari a chi ha accumulato ritardi nei pagamenti dei tributi locali per importi superiori a 12 euro.