Fiamme Gialle a MuggiòNel mirino il Pgt?

Fiamme Gialle a MuggiòNel mirino il Pgt?

Muggiò «Non accomunare i controlli fatti a Muggiò con quelli di Desio». È stato questo il monito del sindaco Pietro Zanantoni sulla visita che la Guardia di Finanza ha effettuato circa un mese fa negli uffici comunali di Villa Casati, chiedendo di prendere visione del Piano di governo del territorio recentemente approvato.

Un fulmine a ciel sereno scaturito da un’interrogazione urgente di Maria Fiorito (Pd), che nell’ultima seduta del consiglio comunale ha sollevato la questione, chiedendo spiegazioni sull’inaspettato sopralluogo degli uomini della Gdf ed esprimendo preoccupazione visti i recenti guai del segretario del consiglio regionale Massimo Ponzoni, legati al Pgt di Desio, che hanno portato ad un’ispezione della Guardia di Finanza negli stessi uffici del comune di Desio.

Quella avvenuta a Muggiò, però, appare un controllo che va in tutt’altra direzione come hanno spiegato sia il direttore generale del comune Carlo Lopedote sia il sindaco: «Il fatto a cui si riferisce il consigliere Fiorito – ha sottolineato innanzitutto Zanantoni – è avvenuto circa un mese fa, due o tre settimane prima che avvenissero le perquisizioni a Desio, con cui non siamo assolutamente in relazione».

L’ispezione di Muggiò dovrebbe, al contrario, essere legata alla querela che il comune ha sporto contro ignoti circa la lettera anonima firmata dal Corvo. E non perché la missiva abbia suscitato dei sospetti: «È stata la Procura della Repubblica – ha precisato il sindaco – a inviare la Guardia di Finanza a Villa Casati, non si è trattato di un’iniziativa delle Fiamme gialle. I nostri uffici si sono messi a loro disposizione in un clima molto sereno e i responsabili hanno spiegato tutto del nostro Pgt, da quando la giunta Fossati aveva iniziato a discuterne fino alla sua approvazione da parte nostra nello scorso dicembre».

Per una settimana la Guardia di Finanza ha fotocopiato tutti i documenti, prendendo visione anche delle osservazioni: «Sembra – ha aggiunto Zanantoni – che abbiano fatto delle domande su via Pavia, che la mia amministrazione ha mantenuto area industriale respingendo le istanze per il cambio di destinazione d’uso a residenziale, e su via Roma per una questione sulla quale il corvo sostiene che Dario Morlini, in qualità di geometra, avrebbe avuto delle facilitazioni: accusa infondata e già demolita ampiamente da Morlini e Lopedote in consiglio comunale».

Proprio per l’accenno a via Pavia e a via Roma, è presumibile che l’ispezione sia legata alla querela contro il corvo, come ritengono anche i legali di Villa Casati. «Non accomuniamo questa ispezione a quella di Desio – ha concluso Zanantoni – comune con cui l?unico punto di contatto è la Pam, per una situazione che casomai ha preso in contropiede sia noi che, soprattutto, la giunta Fossati».
Luca Scarpetta