Altri interrogatori nei confronti di adolescenti che potrebbero essere state vittime del “dottor Alberto Berti”, il falso ginecologo dietro al quale si celava, secondo le accuse, un ingegnere brianzolo 55enne ora in carcere per adescamento online e violenza sessuale. A condurli sono gli investigatori della polizia monzese, titolari dell’indagine coordinata dalla procura di Milano, i quali, secondo quanto appreso, hanno ascoltato altre studentesse che frequenterebbero la stessa scuola di una delle due vittime sino ad ora individuate, una ragazza di quindici anni all’epoca dei fatti (l’altra ne aveva diciassette).
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La vicenda è quella che nasce dal falso profilo social, (sotto il nome appunto di “Alberto Berti”), di un fantomatico ginecologo che si proponeva alle ragazzine, come ideatore di un metodo anticoncezionale. Nei giorni scorsi, in forma protetta, si è svolto a Milano l’incidente probatorio durante il quale è stata ascoltata la versione della ragazza di 15 anni, che ha confermato quanto denunciato in precedenza: sarebbe stata abusata in un appartamento in Brianza preso in affitto dall’uomo, che vive e lavora nel monzese.