Due torri tra i nove e gli undici piani, una palazzina dalle dimensioni quasi dimezzate rispetto a quelle immaginate alcuni anni fa e la trasformazione della chiesa panottica in biblioteca: dovrebbe essere questo l’assetto definitivo del complesso residenziale che sorgerà nel comparto del Buon Pastore di Monza. Gli uffici di piazza Trento e Trieste hanno terminato la fase istruttoria dell’ultima versione del progetto di recupero del comparto di via Cavallotti: la proposta presentata dalla Bp Real Estate potrebbe, quindi, essere adottata dalla giunta poco dopo Pasqua per essere approvata definitivamente entro l’estate, una volta che il Comune avrà risposto alle osservazioni eventualmente presentate.
Ex Buon Pastore di Monza, cambia tutto: gli altri edifici
L’intervento di riqualificazione, che non dovrà passare dal consiglio comunale in quanto è conforme al piano di governo del territorio, prevede alcune differenze notevoli rispetto al disegno avallato dalla passata amministrazione: «Non ci sarà solo la biblioteca al posto del previsto supermercato – spiega l’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti – questo piano è completamente nuovo dato che abbiamo cambiato alcune funzioni e che il terzo edificio, quello all’angolo tra le vie Cavallotti e Pellettier, si fermerà attorno ai cinque piani e riprenderà le geometrie dei palazzi vicini». «Le altre due torri – aggiunge – avranno un impatto minore in quanto saranno poco visibili dalla strada».
Ex Buon Pastore di Monza, cambia tutto: negozi e parco pubblico
Il progetto conferma il recupero di Villa Angela, che sarà convertita in appartamenti, mentre sarà ceduto al Comune il porticato in cui saranno attrezzate sale studio e di incontro che potrebbero diventare un punto di riferimento per i circa 4mila ragazzi del polo scolastico formato dagli istituti Mosè Bianchi, Frisi ed Hensemberger. Nella stecca lungo via Cavallotti saranno, invece, aperti alcuni negozi di vicinato. Il municipio, oltre alla chiesa panottica e alle aule di lettura, incamererà anche un vasto parco aperto al pubblico i cui cancelli, come avviene in altre aree verdi, verranno chiusi la sera: «Sarà uno dei giardini più grandi di Monza – prosegue Lamperti – frequentato anche dai residenti del centro. Saranno piantati cento nuovi alberi a medio e alto fusto: quelli abbattuti nei mesi scorsi o erano morti a causa della siccità del 2022 o erano stati danneggiati dalla bufera dell’estate 2023. Sono stati tutti rimossi con l’autorizzazione della Sovrintendenza».
L’organismo, prosegue, si è già espresso favorevolmente sul disegno aggiornato di recupero del Buon Pastore: «Abbiamo archiviato il piano del 2019 – dice – mentre Legambiente e altre associazioni hanno ritirato il ricorso al Tar con cui avevano cercato di bloccare l’autorizzazione concessa dalla giunta Allevi». Gli ambientalisti e i comitati dai residenti chiedevano, in particolare, la riduzione della volumetria.