Emergenza smog: nell’inverno 2016 Regione Lombardia ferma i diesel Euro 3

Da ottobre 2016 Regione Lombardia fermerà i diesel Euro3 nei mesi invernali. Anche a Monza e in Brianza. È uno dei provvedimenti ratificati dal Tavolo Aria, il tavolo permanente per contenere l’emergenza smog. Scanagatti (Monza e Anci): «Sulle misure strutturali usare al meglio i fondi europei».
Emergenza smog: la Regione ferma i diesel Euro 3
Emergenza smog: la Regione ferma i diesel Euro 3 Zanchi

Da ottobre 2016 Regione Lombardia fermerà i diesel Euro3 nei mesi invernali. È uno dei provvedimenti ratificati dal Tavolo Aria, il tavolo permanente per contenere l’emergenza smog a cui partecipano soggetti pubblici e privati del sistema degli enti locali (Province, Comuni capoluogo, Comuni con più di 40mila abitanti, Anci, Upl e Un-Cem), associazioni rappresentative del sistema delle imprese (oltre 20 soggetti), associazioni rappresentative delle parti sociali e altri soggetti pubblici e privati.

Regione Lombardia ha previsto di vietare la circolazione delle auto diesel Euro 3, a partire dal 15 ottobre 2016 fino al 15 aprile 2017, per i 209 comuni inseriti nella fascia 1 (quelli esposti a maggiore rischio di emergenza inquinamento), tra cui anche Monza e molti paesi della Brianza.


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«Siamo molto orgogliosi di questo provvedimento, che andrà in Giunta la prossima settimana – ha detto la titolare lombarda dell’Ambiente, l’assessore Terzi – e che vede come sempre la Lombardia precursore rispetto alle altre Regioni italiane. Stiamo anche proseguendo poi tutto il lavoro sulle combustioni delle biomasse legnose, che è un’altra fonte importante di produzione di pm10, ovvero della cattiva qualità dell’aria, e parimenti continuiamo con l’azione di sollecitazione al Governo per quanto riguarda i decreti attuativi dell’accordo del Bacino Padano».

Era presente anche Roberto Scanagatti, sia in veste di sindaco di Monza sia come presidente Anci.
«È stato positivo perché dopo quasi un anno ha rimesso attorno a un tavolo comuni, rappresentanti delle categorie e associazioni per individuare le misure in idonee per affrontare le emergenze e per sostenere gli interventi strutturali più adatti per ridurre ulteriormente l’inquinamento da Pm10, che comunque rispetto a dieci anni fa ha registrato una sensibile riduzione – ha detto – Nei prossimi mesi sarà indispensabile individuare incentivi per accelerare la sostituzione dei veicoli più inquinanti da parte delle fasce di popolazione più deboli e degli operatori commerciali. Sulle misure strutturali la Regione deve usare al meglio le risorse disponibili per promuovere efficientemente energetico e sostegno al trasporto pubblico accedendo in modo più deciso ai fondi europei».

Poi ha chiesto ulteriori interventi ministeriali: «Regione Lombardia dovrebbe convocare un tavolo ristretto per definire gli automatismi da adottare in presenza di emergenze. Inoltre dal tavolo è emersa la richiesta al ministero dei Trasporti, da parte dei sindaci e di Regione, dell’omologazione di telecamere già installate affinché possano essere utilizzate anche per sanzionare il mancato rispetto dei divieti antismog».

Intanto, polemiche in città. «Siamo contenti che ora il sindaco e la giunta si siano convinti della bontà di una proposta che noi abbiamo già fatto più di un anno fa, ma che allora ci era stata contestata» ha detto Gianmarco Novi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle dopo l’apertura del sindaco alle zone a 30 km/h nel territorio comunale.
E accusa la giunta di scarso interesse nei confronti delle iniziative da loro proposte. «Avevamo proposto in consiglio comunale di creare delle zone a velocità limitata ma ci hanno risposto che sarebbero state controproducenti per l’inquinamento in quanto con le basse velocità ci sono più emissioni di sostanze inquinanti – continua Novi – inoltre abbiamo anche presentato una mozione, poi approvata, per le domeniche a piedi, ma anche in questo caso il Comune non ha fatto nulla per concretizzare una iniziativa che avrebbe contribuito a sviluppare una cultura più eco-sostenibile che incoraggia a lasciare a casa l’auto».

«I 5 Stelle avanzano proposte che noi avevamo già allo studio – replica il sindaco – e sulle quali da tempo stiamo lavorando, ma la comunità scientifica è divisa sull’utilità ai fini dell’inquinamento delle zone a velocità limitata per questo noi prevediamo di farle più in relazione alla sicurezza dei pedoni». E ancora: «Per gli inquinanti ci sono studiosi che attribuiscono maggiori responsabilità al trascinamento dei pneumatici e al largo utilizzo dei freni».