Si rivolge, in particolare, ai lavoratori e ai giovani Domenico Di Modugno, il candidato del Pci al Senato che rivendica il suo essere comunista. Residente a Nova Milanese, ex consigliere comunale di Paderno Dugnano, ha alle spalle una lunga militanza politica: «Siamo un piccolo gruppo con un budget di 250 euro – afferma – ma sulla scheda, su cui prolifereranno tante liste personali, il nostro simbolo è inconfondibile. La falce e il martello sono già un programma» che punta sul salario indiretto.
«È una parola dimenticata – spiega Di Modugno – che non si traduce in soldi in busta paga ma, è costituito dai servizi efficienti e gratuiti tra cui la scuola, i trasporti e la sanità, che consentono a tutti di non pagare. Oggi, invece, le elevate tasse universitarie impediscono a tanti ragazzi di proseguire gli studi così come sono un affronto all’intelligenza i ridicoli test di accesso ad alcune facoltà». L’aspirante senatore è, invece, perplesso sull’opportunità di introdurre il salario minimo garantito.
Elezioni suppletive, Di Modugno (Pci): no a Pedemontana, sì ai trasporti pubblici
In queste settimane il Pci sta dialogando con alcune liste civiche brianzole di sinistra, tra cui LabMonza, nel tentativo di ampliare la platea dei suoi sostenitori: «Siamo contrari alla realizzazione delle nuove tratte di Pedemontana – precisa l’aspirante senatore – siamo convinti che occorra potenziare il trasporto pubblico locale e le linee ferroviarie» per snellire il traffico. La priorità su cui tutti dovrebbero impegnarsi è, però, a suo parere un’altra: «È indispensabile – dichiara – mettere fine alla guerra in Ucraina. La diplomazia italiana deve tornare ad avere un ruolo di primo piano, non vendere fumo: il ministro degli esteri non dovrebbe essere suddito di Biden o saltare sul carro della Nato e dell’Unione Europea. Dovrebbe fare gli interessi del nostro Paese perché sono i lavoratori a pagare il prezzo più salato del conflitto». Solo dopo la fine della guerra, prosegue Di Modugno, si potrà parlare dei problemi della sanità, dell’istruzione pubblica e della spesa sociale così come delle tematiche locali.
Elezioni suppletive, Di Modugno (Pci): pochi sanno che si vota
I militanti comunisti non riescono a ipotizzare quanti consensi potranno raccogliere nelle urne il 22 e 23 ottobre: «Per noi – commenta il candidato – è già importante essere riusciti a partecipare a questa competizione. L’ottimismo non ci manca, ma siamo realisti anche perché pochi sanno che si vota e chi sono i partecipanti alla competizione in quanto le televisioni non parlano delle suppletive e non garantiscono ai brianzoli il diritto a essere informati».