Marco Cappato ha già annunciato un nuovo reclamo urgente. Il 20 settembre, dopo l’udienza del giorno precedente, il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso della Lista Referendum e Democrazia con Cappato sul caso della non ammissibilità della firme digitali. La lista del monzese, in cui erano candidati anche Massimo Cappato e Paolo Piffer, è quindi esclusa dalle elezioni del 25 settembre.
Elezioni: le conclusioni del giudice
“Il giudice – si legge nelle conclusioni riportate dalla lista – non è stato posto in condizione di verificare la sussistenza del predetto elemento di fatto [la verifica dell’effettiva presenza delle sottoscrizioni digitali raccolte assieme ai certificati] della fattispecie controversa (verifica che non può esimersi dal fare, attesa la contestazione di parte resistente), deve ritenersi l’insussistenza del presupposto della richiesta tutela cautelare, costituito all’apparenza del buon diritto (fumus boni juris)”.
Elezioni: “Ricorreremo in ogni sede”
“Le nostre firme giacciono presso la Corte d’Appello. Il Tribunale avrebbe dovuto esprimersi sulla validità della firma digitale: se valida, la Corte d’Appello avrebbe poi dovuto contare le firme. Invece, per il Tribunale manca la prova che le firme (che la Corte ha) ci siano davvero – è stata la reazione del leader di Referendum e Democrazia – Il giudice ci imputa di non aver dimostrato l’esistenza delle firme che lo Stato si è rifiutato di verificare. Il ricatto sul rinvio voto ha funzionato. Ricorreremo in ogni sede. E otterremo la firma digitale“.