Electrolux annuncia 4.000 tagli di posti di lavoro: preoccupazione nello stabilimento di Solaro

La multinazionale Electrolux annuncia tagli dell'8% della sua forza lavoro mondiale, 500 dovrebbero essere in Italia
L’ingresso dello stabilimento Electrolux
L’ingresso dello stabilimento Electrolux

Una perdita da 55 milioni di euro negli ultimi sei mesi di attività, la crisi dei materiali che rende sempre più costosa la produzione, le contrazioni del mercato in particolare in Nord America. Sono queste le motivazioni che hanno spinto il colosso industriale multinazionale Electrolux ad annunciare un piano di riduzione del personale a livello globale ed anche l’Italia non sarà esentata dal fenomeno. La corporata svedese ha annunciato tagli per circa 4mila lavoratori, un numero che equivale a poco meno dell’8% delle 52mila posizioni aperte in totale in tutto il mondo.

Tagli di posti di lavoro alla Electrolux: 500 dovrebbero essere in Italia

La maggior parte dei licenziamenti sono previsti in Nord America, ma di questi almeno 500 dovrebbero essere in Italia, dove insistono quattro stabilimenti: Forlì per la produzione di forni e piani cottura, Susegana (frigoriferi), Porcia (lavaggio) e Solaro, specializzato nella produzione di lavastoviglie d’alta gamma. Anche se al momento non è stata diffusa la distribuzione dei licenziamenti, il fatto che per la fabbrica solarese sia stata rimandata la presentazione del piano industriale e sia stata convocata una riunione il prossimo 8 novembre crea molta preoccupazione nei dipendenti.

Tagli di posti di lavoro alla Electrolux ma la multinazionale investe su Solaro, cosa dicono i sindacati

A riguardo i sindacati Fim, Fiom e Uilm, attraverso un comunicato congiunto, tuonano: «La multinazionale afferma che la maggior parte della riduzione dei costi avverrà nell’aerea Nord America, comprese le riduzioni di personale che interesserebbero 3mila500 dipendenti sui 4mila previsti. Un taglio occupazionale preoccupante. È evidente che se mettiamo in relazione l’annuncio di stamane con l’andamento del mercato in Europa e i dati di calo dei volumi che provengono dai singoli stabilimenti, non possiamo che essere molto preoccupati. L’incontro previsto per il prossimo 8 novembre con la direzione italiana, che ha come ordine del giorno l’investimento sullo stabilimento di Solaro, deve diventare un momento di discussione sulla situazione di tutto il gruppo. Vogliamo a questo punto sapere che intenzioni ha Electrolux in Italia. Inoltre reputiamo necessario chiedere politiche industriali di settore al nuovo governo e per questa ragione le segreterie nazionali sono impegnate a programmare una assemblea dei delegati del comparto, dove elaborare proposte e far sentire la voce dei lavoratori italiani».