Divorzio rapido e low cost, già sedici separazioni a Monza

Dopo l’entrata in vigore del divorzio rapido, prime due richieste al comune di Monza. Ma dall’entrata in vigore della separazione low cost sono già sedici le notifiche effettuate dagli uffici comunali su venticinque procedimenti aperti.
Più facile da qualche mese il divorzio facile in comune
Più facile da qualche mese il divorzio facile in comune Radaelli Fabrizio

Sono già più di 25 le pratiche di divorzio “facile” (e 16 già notificate) avviate dal comune di Monza e, di queste, due sono arrivate dopo il 26 maggio con richieste di divorzio “breve”. La norma varata dal Governo sulla separazione “low cost”, entrata in vigore nel dicembre scorso, consente alle coppie di divorziare con un paio di appuntamenti presso gli uffici e versando la modica cifra di 16 euro. Con la norma successiva, entrata in vigore il 26 maggio scorso, i tempi della separazione sono accorciati dai tre anni attuali a dodici mesi in caso di giudiziale (quando il divorzio è chiesto da uno dei due coniugi) e a sei mesi quando la separazione è consensuale.

Cambiano anche le norme sul fronte patrimoniale: la comunione dei beni potrà essere sciolta nello stesso momento in cui si sottoscrive la separazione. La riforma potrà incidere anche sulle cause di separazione in corso. Il provvedimento modifica la norma approvata con il referendum del 1974. È prevedibile che il numero di questi procedimenti sia destinato a salire in fretta: «Prevediamo di ricevere molte richieste in questo senso anche perché le norme pare che abbiano avuto un certo riscontro nella popolazione» commentano dall’Ufficio Anagrafe del Comune di Monza commentando i primi dati disponibili sul divorzio breve.

Alla separazione “low cost”, che è invece attivo dal mese di dicembre scorso, possono accedere soltanto le coppie senza figli minori o chi non abbia pendenze economiche da sistemare. In questi casi è consigliato passare per un avvocato che possa dirimere le questioni aperte prima di procedere alla separazione.

Molte coppie, infatti, hanno chiesto informazioni al Comune per poter separarsi o divorziare ma si sono sentiti negare questa possibilità quando hanno detto che hanno un figlio da un precedente (o più spesso successivo) rapporto sentimentale. La quasi totalità delle coppie che ha richiesto questa modalità di separazione sentimentale è italiana. Con tutta probabilità i numeri sarebbero più alti se non fosse per la clausola che esclude dal poter accedere a questa pratica le coppie con figli.

Queste coppie possono poi richiedere anche la pratica di “divorzio breve” recentemente approvata, il divorzio breve è operativo, infatti, anche per i procedimenti in corso. Dal provvedimento, durante la discussione al Senato, è stata stralciata la norma che prevedeva il divorzio immediato, cioè senza separazione quindi è necessario passare per la fase della separazione prima di poter richiedere il divorzio breve.

Non a caso, la fascia di età generalmente più interessata a questo tipo di procedura sono i 50enni che sono già passati dalla fase della separazione (che di solito, quando succede, avviene intorno ai 30-40 anni).

Il divorzio breve ha creato dei record di separazione che prima non erano prevedibili. Molte coppie hanno deciso di separarsi a pochi mesi, o addirittura settimane, dopo essersi dette il fatidico “sì”. Per evitare decisioni troppo affrettate è previsto che il perfezionamento della procedura avvenga mediante un doppio passaggio davanti al sindaco a distanza di almeno 30 giorni.