Seregno: disagi per la chiusura parziale del ponte sulla statale 36

Il provvedimento è stato necessario per consentire ad Anas l'effettuazione di una manutenzione straordinaria. Polemiche in consiglio comunale
Il tratto carrabile del ponte, in un’immagine di repertorio

Code inevitabili e disagi altrettanto inevitabili nella giornata di venerdì 28 ottobre a Seregno, dopo che giovedì 27 ottobre, in serata, è stato chiuso parzialmente al traffico veicolare il ponte che consente alla via Montello di scavalcare la strada statale 36, che ora è percorribile soltanto a senso unico di marcia in uscita dal centro città, nella direzione di San Salvatore e del Dosso e, pertanto, di Albiate. La novità è stata figlia di una richiesta che Anas ha inoltrato al Comune di Seregno, finalizzata ad alleggerire il traffico veicolare sull’infrastruttura, così da poter procedere a lavori per la sua manutenzione straordinaria. L’ordinanza relativa, firmata dal commissario capo della polizia locale Pietro Allegro, vieta inoltre per tutta la durata del cantiere, stimata in nove settimane, l’accesso in ogni direzione di marcia agli autoarticolati con una massa superiore a 44 tonnellate di peso, mentre per quel che riguarda gli autobus che effettuano il servizio di trasporto scolastico è stato assicurato il loro passaggio in entrambi i sensi di marcia, con l’assistenza della polizia locale. Le corse del servizio di trasporto pubblico extraurbano subiranno invece modifiche, a seconda delle indicazioni delle diverse compagnie.

Anas: San Salvatore e Dosso a rischio isolamento

La coda sul ponte nella mattinata di venerdì 28 ottobre

Fatta salva l’esigenza di garantire ad Anas di poter intervenire con la già citata manutenzione straordinaria, è chiaro che, nelle nove settimane sotto la lente d’ingrandimento, le problematiche che i residenti nelle zone di San Salvatore e del Dosso dovranno sopportare saranno notevoli, superiori a quelle che il tradizionale isolamento comporta. Il senso unico di marcia sul ponte, attestato verso Albiate, li costringerà, per raggiungere il centro cittadino di Seregno, a lunghi itinerari in macchina, verso Carate Brianza o Lissone.

Anas: il dibattito in consiglio comunale

L’incolonnamento di auto ai piedi del ponte, dalla parte di Seregno

Proprio di questo si è parlato in apertura della seduta del consiglio comunale di giovedì 27 ottobre, in cui il capogruppo della Lega Edoardo Trezzi ha sottolineato che si sarebbe aspettato «una comunicazione da parte del sindaco Alberto Rossi, che invece ha utilizzato i social per informare la città, soltanto oggi, di una notizia che circolava già da una settimana. Perché, invece del senso unico di marcia verso Albiate, non si è pensato ad un senso unico di marcia alternato, in modo da consentire agli automobilisti di procedere in entrambe le direzioni?». Dal canto suo, Tiziano Mariani, capogruppo di Noi per Seregno, ha lamentato l’assenza di «una comunicazione almeno ai capigruppo consiliari». Chiamato in causa, Rossi ha smentito l’ipotesi più catastrofica, ovvero che il ponte sia a rischio di crollo, «perché altrimenti non sarebbe stato possibile il transito delle macchine, seppur parziale». Il sindaco ha aggiunto che «prima di questa settimana, Anas non ci aveva mai fatto presente questa necessità e che solo oggi, alle 15, abbiamo avuto la comunicazione ufficiale. La valutazione che i tecnici hanno fatto è che il senso unico di marcia verso Albiate sia la soluzione migliore, perché altrimenti si sarebbe rischiato di congestionare sia la parte al di qua del ponte, fino a corso Matteotti, sia la parte di là, fino al centro di Albiate». L’assessore alla sicurezza ed ai quartieri William Viganò ha quindi chiarito di aver informato personalmente «il comitato di quartiere di San Salvatore» e garantito una sua presenza sul posto, per una verifica puntuale della situazione. Come detto, i disagi venerdì 28 ottobre sono stati inevitabili. «Nel prendere le decisioni -ha chiosato Edoardo Trezzi, dopo un sopralluogo-, ci vuole buon senso. Ma le proposte delle minoranze danno fastidio…».