A un mese e mezzo dall’avvio a Desio della nuova viabilità di via Lampugnani e dintorni, i commercianti della zona non sono per niente contenti. Anzi. Sono ancora più arrabbiati rispetto al periodo che ha preceduto l’inizio dei nuovi sensi unici, voluti dall’amministrazione “per ridurre il traffico di attraversamento”.
«Per me, i clienti sono diminuiti almeno del 40%» dice Claudia Redaelli titolare del “Bar della Villa” di via Lampugnani, che insieme al fratello Antonio è una dei negozianti più agguerriti contro il provvedimento deciso dalla giunta Corti.
«Prima dei nuovi sensi unici, la gente parcheggiava con più facilità vicino al bar, entrava a prendere al volo le sigarette e poi ripartiva. Adesso, se gli automobilisti non trovano parcheggio, sono costretti a girare in via Volta. E non tornano più indietro. Vanno in altri bar e tabaccherie. Per noi, così, non va per niente bene».
I commercianti, prima dell’introduzione dei nuovi sensi unici, hanno raccolto mille firme per chiedere all’amministrazione comunale di rivedere il provvedimento. «Le firme non sono servite a niente».
Settimana prossima, incontreranno il neo assessore al commercio Jenny Arienti. «Chiediamo, di nuovo, di essere ascoltati – afferma Carmen Fiorino titolare, insieme a Cinzia Formenti, del colorificio di via Lampugnani – Se non ci ascolteranno, allora passeremo ad atri mezzi. Faremo manifestazioni, ci rivolgeremo agli avvocati».
«Abbiamo registrato un calo di clienti – aggiunge Cinzia Formenti – C’è chi ci ha raccontato di aver rinunciato a venire da noi perché non aveva trovato il parcheggio ed è tornato il giorno dopo. Per fortuna, vendiamo prodotti particolari, per cui chi ne ha bisogno ci cerca. Ma, nonostante questo, anche noi abbiamo notato una diminuzione delle vendite».
I negozianti segnalano anche che alcune auto passano in via Lampugnani in senso contrario. E i furgoncini fanno fatica a svoltare in via Volta. «Il problema non è solo nostro, ma di tutta la città» sottolineano le titolari del colorificio.
«L’abbonamento al bus non lo compro più alla tabaccheria di via Lampugnani – afferma una utente – Vado in un’altra tabaccheria, dove è più facile trovare parcheggio». «Per raggiungere la biblioteca siamo costretti a fare il giro dell’oca» aggiunge un altro cittadino.
Sono una decina le strade coinvolte, che hanno invertito il senso di marcia: via Lampugnani, via Volta, via Guarenti, via Sovicana, via Dolci, via Compagni, piazza Martiri di Fossoli, via Prati, via Stampa e via Laghetto. Ora via Lampugnani è percorribile dal centro fino a via Volta. A quel punto, le auto devono girare in via Volta. Chi è diretto verso la stazione, deve poi svoltare a destra in via Guarenti e poi a sinistra in via Dolci e ancora in via Alfieri, per sbucare in via XXV aprile. Per arrivare in villa Tittoni, invece, bisogna percorrere via Lampugnani in senso opposto rispetto a prima, cioè da via XXV aprile verso il centro.
«La nuova viabilità rende di fatto l’ uscita dalla città più difficile ed inserisce una specie di “uscita ad ostacoli” – dice Nicola Lisi – Tra l’altro, sono strade molto strette. Mi piacerebbe tanto sapere perché la viabilità è stata modificata in quel modo».
Tra tante critiche, ci sono anche alcune voci fuori dal coro. «A me così piace – dice un residente di via Lampugnani – c’è meno traffico. Il comune, però, insieme ai commercianti, dovrebbe animare la via, con eventi e manifestazioni per invogliare i desiani a passeggiare per la strada»