Desio, acquistata la torre Ptb: dal 2023 inizieranno i lavori per completarla

Desio, il Gruppo Colombo ha acquistato la torre Ptb, incompiuta da 13 anni.
La torre Ptb nel rendering presentato nel 2007

Per quindici anni è stato considerato l’ecomostro per eccellenza. Ora quei novanta metri di cemento armato e ferro, incompiuti da tredici anni e visibili da decine di chilometri al punto da deturpare lo skyline di Desio, hanno un compratore. Ad aggiudicarseli sono stati gli imprenditori del gruppo Colombo di Monza. Dopo sei aste andate deserte. E dopo che il prezzo è sceso fino a 3,1 milioni di euro: meno di un terzo dei 9,4 milioni richiesti alla prima asta del tribunale di Monza, nel lontano 2017 dopo il fallimento della Società Addamiano che lo stava costruendo.

Desio, acquistata la torre Ptb: dopo 13 anni sarà completato l’ecomostro

Una notizia storica per Desio: già nel 2023 partirà il cantiere per completare quello che i desiani avevano soprannominato “lo scheletro di cemento”. Così, con 15 anni di ritardo, potrebbe realizzarsi l’ambizioso progetto di Giosué, Rosario e Matteo Addamiano. I tre imprenditori avevano sognato di costruire il “cervello” del Polo tecnologico della Brianza (Ptb): il trust di cento aziende nato dove un tempo ci fu l’Autobianchi di Desio. Un grattacielo di colletti bianchi e di appartamenti di lusso capaci di evocare il fascino avveniristico delle Torri Bianche di Vimercate o dei grattacieli milanesi di Citylife di Daniel Libeskind. Ora la loro idea visionaria potrebbe finalmente realizzarsi, ribaltando l’immagine di questo edificio: da emblema del degrado e del malgoverno, a edificio ultramoderno capace di diventare – insieme alla Basilica e a villa Tittoni – uno degli edifici simbolo di Desio.

Desio, acquistata la torre Ptb: sarà abbassata di venti metri

Soddisfazione hanno espresso le curatrici fallimentari Patrizia Riva e Maria Cristina Abbiati e i consulenti legali Giorgio Corno e Uberto Grella: non era facile mandare in porto una vendita e trovare un acquirente così valido e qualificato dopo sei aste consecutive e soprattutto dare un futuro – almeno sulla carta – luminoso a quello che era considerato un rudere pressoché invendibile. Complessa è stata l’operazione di rinascita. Otto anni di lavoro e una variante al Piano integrato di intervento votata dal sindaco Roberto Corti e approvata dal suo successore, Simone Gargiulo. L’ormai ex torre Ptb cambierà volto e il progetto finale sarà sensibilmente diverso da quello originario: la torre sarà abbassata da 90 a 70 metri. Un taglio che comporterà la demolizione di sei piani.  

Desio, acquistata la torre Ptb: all’ultimo piano ristorante panoramico e giardini pensili

Nuove anche destinazioni e funzioni, più vicine alle richieste di mercato degli anni Venti del ventunesimo secolo. All’ultimo piano aprirà un ristorante, con terrazza panoramica, e un giardino pensile. Ci sarà un maggiore spazio per gli appartamenti di lusso rispetto agli uffici direzionali. Alle spalle della torre, un’ampia piazza con giardini e alberi, percorsi pedonali e piste ciclabili. Ci sarà anche la possibilità di realizzare attività commerciali fino ad un massimo di 2.231 metri quadrati di superficie di vendita e una quota di edilizia convenzionata per 2mila metri quadrati. Chi realizzerà la torre dovrà anche restaurare la storica villa Cremonini. Il Comune inoltre incasserà 1,5 milioni di fideiussioni per il mancato realizzo delle opere di urbanizzazione della convenzione del 2007.