Desio, a San Giorgio la start up che fa crescere i funghi giapponesi

I funghi vengono coltivati sui tronchi di alberi. Si tratta di tronchi di recupero, che arrivano da tagli programmati: querce bianche e rosse, ontani, castagni
Samuele Borali e Gabriele Fedele
Samuele Borali e Gabriele Fedele

Coltivano funghi su tronchi d’albero, dove nascono e crescono gli “shiitake”, una specie particolare di origine giapponese. L’idea è di tre giovani brianzoli che hanno dato vita a “Fungolog”, una start up agricola con sede a San Giorgio. Nel terreno acquistato un paio di anni fa, oltre ai tronchi d’albero per i funghi shitake, c’è spazio anche per la coltivazione di ortaggi di ogni genere. Una coltivazione a kilometro zero, senza l’utilizzo di prodotti chimici, a disposizione di chi vuole fare la spesa direttamente nell’orto. Il progetto di Samuele Borali, Gabriele Fedele e Alberto Vettore sta prendendo sempre più forma.

Desio, a San Giorgio la start up che fa crescere i funghi giapponesi
I funghi fatti crescere sui tronchi

«E’ una pazzia» raccontano, mentre mostrano le loro produzioni. Il “re”, come lo definiscono loro, è il fungo shiitake, poco diffuso in Italia. Viene coltivato principalmente in Giappone e in Cina e ora anche negli Stati Uniti. Pochissimo, invece, in Europa. Si può utilizzare in cucina in diversi modi e ha anche proprietà curative: è molto usato, per esempio, dalla cucina macrobiotica per zuppe, verdure, primi piatti. «Il vero protagonista nel nostro progetto è il fungo shiitake, colui che ci ha spinto ad intraprendere questa meravigliosa avventura – si legge sulla pagina facebook di Fungolog – colui di cui ci prendiamo cura quotidianamente adottando per la coltivazione un’antichissima tecnica giapponese, colui che ci motiva a lavorare duramente per essere all’altezza della sua qualità, il nostro re, sua maestà lo shiitake». I funghi vengono coltivati sui tronchi di alberi.

«Si tratta – spiega Gabriele, che è micologo – di tronchi di recupero, che arrivano da tagli programmati: querce bianche e rosse, ontani, castagni . Sono tronchi destinati ad essere seccati e venduti come legna da ardere. Noi li recuperiamo. Cerchiamo di acquistare legna vicino ai nostri territori. Ci teniamo a dire che non si tratta di boschi sacrificati, ma di tronchi tagliati per la pulizia programmata. Noi li recuperiamo, li selezioniamo e li inoculiamo». Un lavoro che segue una tecnica precisa: nel giro di qualche mese i funghi nascono e crescono. «La coltivazione dipende molto dalla pioggia: il processo è tutto naturale». A quanto pare, l’idea dei tre giovani brianzoli piace. «In questo momento tutti i nostri funghi sono già prenotati» raccontano, con soddisfazione. Primi piatti, ma anche gelati, amari, birre. Il fungo shiitake si può usare in diversi modi. E sperimentare con nuove ricette, come hanno voluto fare i soci di Fungolog insieme ad alcuni produttori della zona. Ma non ci sono solo i funghi. Nel terreno di via Boltraffio, acquistato nel 2019 e ripulito con tanta forza di volontà, tenacia e passione, vengono coltivati anche ortaggi di vario genere, a seconda del periodo dell’anno. Tutti prodotti che seguono l’avvicendarsi delle stagioni. Nei mesi estivi ci sono pomodori, insalate, zucchine, melanzane, carote, fagioli, lenticchie. E anche tante erbe aromatiche, dal basilico al timo alla salvia. Non mancano i frutti di bosco come more e lamponi. «Coltiviamo senza usare prodotti chimici» sottolineano i tre soci. «L’idea è quella dell’orto del nonno: il nostro campo è gestito come se fosse un orto familiare. Rispettiamo i tempi della natura». L’ultima novità riguarda le api e la produzione del miele.

«Le api sono fondamentali per l’ecosistema. Abbiamo deciso di inserire nel nostro orto anche delle arnie e ora produciamo anche il miele: tutto, ovviamente, nel rispetto delle regole» spiegano. «La nostra start up agricola è ancora tutta da sperimentare. Ci piacerebbe che diventasse totalmente autosostenibile e farla conoscere sempre di più». Chi vuole fare la spesa raccogliendo direttamente frutta e verdura dal campo può farlo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 e dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 16 alle 19, in via Boltraffio, a San Giorgio, al confine con Lissone.