Denuncia un furto, ma è “socialmente pericoloso”: scatta l’espulsione

Ha denunciato il furto dello zainetto dal furgone di lavoro, ma dopo gli accertamenti è finito lui stesso nei guai perché “socialmente pericoloso”.
Una auto pattuglia della polizia di Stato

Ha denunciato il furto dello zainetto dal furgone di lavoro, ma dopo gli accertamenti è finito lui stesso nei guai perché “socialmente pericoloso”. Protagonista della vicenda un cittadino marocchino classe 88, irregolare in Italia: mercoledì, il questore della provincia di Monza e della Brianza ne ha disposto l’accompagnamento al Cpr di Roma per l’espulsione.

Denuncia un furto, ma è “socialmente pericoloso”: accompagnato dalla Stradale di Seriate

Il cittadino marocchino è stato accompagnato all’Ufficio Immigrazione dalla Polizia Stradale di Seriate, intervenuta in un’area di servizio per il furto a bordo del mezzo di una ditta addetta al taglio dell’erba utilizzato dall’uomo e dal collega albanese. I due hanno denunciato di aver trovato il vetro in frantumi e la scomparsa degli attrezzi. Dal furgone è stato sottratto anche lo zaino del marocchino, con i suoi documenti.

Denuncia un furto, ma è “socialmente pericoloso”: numerosi precedenti

Dal controllo della banca dati è quindi emerso che, mentre il cittadino albanese era regolarmente in Italia, il marocchino risultava gravato da numerosi precedenti penali. Nel corso del 2019 veniva più volte sottoposto a custodia cautelare in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti. Successivamente agli arresti domiciliari, nel 2020 veniva condannato dal Tribunale di Bergamo a 3 anni di reclusione, 13.000 euro di multa, all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e all’espulsione dal territorio dello Stato come misura di sicurezza, previo accertamento della pericolosità sociale da parte del Tribunale di Sorveglianza.

Nel 2022 l’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Padova ne dichiarava ancora la pericolosità sociale dopo il rifiuto di essere inserito in un percorso formativo di tipo professionale.

Di conseguenza, il Questore della provincia di Padova disponeva la revoca del titolo di soggiorno e il Questore della provincia di Monza e della Brianza dava esecuzione all’espulsione